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CANTONEUn errore nello studio IRE? “No, un aggiornamento”

27.10.15 - 18:23
C’è una differenza tra il tasso di disoccupazione 2012 dello studio Ire e dell’Ufficio di statistica. “Non muta le conclusioni"
tipress
Un errore nello studio IRE? “No, un aggiornamento”
C’è una differenza tra il tasso di disoccupazione 2012 dello studio Ire e dell’Ufficio di statistica. “Non muta le conclusioni"

LUGANO - Non accenna a placarsi la polemica sullo studio dell’Istituto di ricerche economiche riguardante il mercato del lavoro in Ticino. Questa mattina un’interrogazione dei granconsiglieri Michela Delcò Petralli e Francesco Maggi ha posto svariate domande sul lavoro degli economisti luganesi. Ma più che in politica, è in rete che ci si è gettati a pesce sulle 105 contestatissime pagine.

Disoccupazione 2012 – A pagina 53 dello studio vi è un grafico che mostra l’andamento della disoccupazione in Ticino, in Svizzera e in Lombardia. Il dato incriminato è quello riguardante il 2012. Infatti, da una breve verifica, si scopre che nello studio la disoccupazione in quell’anno è pari al 5,5%. Sul sito dell’Ufficio federale di statistica (Ufs), invece, è del 7%. Un punto e mezzo percentuale che vale un baratro. E pensare che i ricercatori avrebbero preso il dato proprio dall’Ufs. Cos’è successo?

Seco vs ILO – Per capirlo, bisogna prima distinguere tra disoccupazione Seco e disoccupazione ILO. I dati ufficiali, quelli che arrivano da Berna per intenderci, non fanno che contare gli iscritti agli Uffici regionali di collocamento. In Europa, invece, si usa un altro metodo. Quello dell’International Labour Organization delle Nazioni Unite, sistema che si basa su rilevazioni tramite questionari.


È un dato in evoluzione – «Le rilevazioni secondo i parametri ILO in Ticino si basano su meno di 90 osservazioni», ci spiega Moreno Baruffini, uno degli autori dello studio. Ma spesso ci vuole molto tempo perché l’Ufs riceva e registri questi dati, così le tabelle vengono costantemente aggiornate dalla Confederazione. «I dati che abbiamo usato ci sono stati mandati dall’Ufficio di statistica, poi sono stati probabilmente aggiornati. Questa mattina anch’io li ho riscaricati e ho notato la differenza: scorrendo la tabella, si può vedere come nella serie storica fornita ci siano ancora dati indicati come “provvisori”».

Lo studio si basa su altri dati – Quindi lo studio non è più valido? «No. Le conclusioni, tra cui quella tanto contestata sull’effetto sostituzione, si basano sull’analisi di dati econometrici che non sono legati a questi», continua Baruffini. «Quel grafico è stato inserito solo per mostrare come sia cambiata la situazione tra Ticino e Lombardia negli ultimi anni: fino al 2008 in Lombardia vi era meno disoccupazione che in Ticino e in Svizzera. In quell’anno vi è stato il sorpasso e ora è addirittura doppia rispetto a quella Svizzera».

I dati ILO in Ticino mancano di rappresentatività – Cosa vuol dire essere disoccupati secondo l’ILO? Prima di tutto bisogna avere tra i 15 e i 64 anni, ovviamente non essere occupato, aver cercato attivamente lavoro nelle ultime quattro settimane ed essere disponibile a iniziare un’attività. Senza dubbio una buona definizione di disoccupato, il problema sono i numeri. «In Ticino questa statistica è fatta su un campione troppo piccolo, questa è una cosa che abbiamo sempre detto», conclude Baruffini.

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