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CANTONE / SVIZZERACalano i frontalieri in Ticino nel quarto trimestre

23.03.15 - 09:30
La crescita su base annua in Svizzera è stata del 3,1% nel 2014, contro il 3,8% dell'anno precedente. Curiosità: ci sono tre irlandesi
Foto Ti-Press
Calano i frontalieri in Ticino nel quarto trimestre
La crescita su base annua in Svizzera è stata del 3,1% nel 2014, contro il 3,8% dell'anno precedente. Curiosità: ci sono tre irlandesi

NEUCHATEL – Erano 287100 i frontalieri di nazionalità straniera occupati in Svizzera alla fine del 2014. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente il loro numero è aumentato di 8600 unità, pari al 3,1%. Lo riferisce l'Ufficio federale di statistica. Rispetto all'anno precedente (+3,8%), la crescita è risultata meno netta e corrisponde all'incremento annuo più basso degli ultimi cinque anni.

Crescita - Nell'arco di cinque anni, il numero di frontalieri è passato da 221'600 unità nel 2009 a 287'100 nel 2014, pari a una crescita del 29,6%. La progressione presso gli uomini (+29,9%) è stata analoga a quella delle donne (+29,0%). Nello stesso periodo, secondo i risultati della statistica delle persone occupate, il numero totale degli occupati è passato da 4,559 milioni a 5,008 milioni (+9,9%).

Ticino - In Ticino si osserva la quota difrontalieri (26,2%)più elevata rispetto al totale degli occupati.Nell'arco di cinque anni, il maggiore aumento di questa quota si è registrato in Ticino e nella Regione del Lemano (+3,4%, rispettivamente +1,8 punti percentuali). Il 21,5% del totale dei lavoratori frontalieri è occupato in Ticino, dove si registra la stessa progressione osservata a livello nazionale (3,1%), con un numero di lavoratori abitanti oltre frontiera che raggiunge quota 61'593. 

Se nel confronto annuo è in aumento, a livello trimestrale il numero dei frontalieri è calato in Ticino: negli ultimi tre mesi del 2014 erano infatti registrati 61'593 lavoratori provenienti da oltre confine, contro i 62'481 del terzo trimestre. Spulciando i dati di dettaglio pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica si nota che è il terzo arretramento trimestrale dal 2007, dopo quelli del quarto trimestre 2012 e del primo trimestre 2013.

Frontaliere in Ticino fa rima con italiano, ma non tutti i lavoratori con permesso G sono effettivamente "azzurri": fra i 61'593 registrati nel quarto trimestre 2014 figurano infatti sì 61'396 persone con residenza nella Penisola, ma anche lavoratori con domicilio in Francia (57), Germania (41), Spagna (24), Gran Bretagna (21), Ungheria e Portogallo (8 a testa), Austria (7), Belgio, Olanda e Irlanda (3 a testa), nonché - in numero minore - rappresentanti di svariate altre nazionalità. I dati sono stati estrapolati dal sito dell'Ufficio federale di statistica.

Meno qualificati - I frontalieri (18,3%) svolgono più frequentemente attività come «Lavoratori non qualificati» rispetto agli occupati non frontalieri (3,8%) e tendenzialmente svolgono mestieri meno qualificati. Al contrario, rimangono notevolmente sottorappresentati nelle professioni che richiedono un titolo accademico (frontalieri: 11,7%; rimanenti occupati: 25,1%).

Terziario - Nel quarto trimestre del 2014, gran parte dei frontalieri (61,9%) lavorava nel settore terziario, il 37,4% nel secondario e solo lo 0,7% nel settore primario. A titolo di confronto, secondo la statistica delle persone occupate nel quarto trimestre del 2014 la quota di occupati nel settore primario era del 3,6%, nel secondario del 22,1% e nel terziario del 74,2%. I frontalieri lavorano più frequentemente nel settore secondario rispetto alla media degli occupati, sebbene nell'arco di cinque anni si sia osservato un leggero aumento dal 58,3% al 61,9% dei frontalieri attivi nel terziario a scapito del secondario, in cui sono diminuiti dal 41,0% al 37,4%.

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