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Dopo lo spegnimento del trasmettitore Swisscom di Dino è caos in tutta la zona. L’imprenditore Demis Fumasoli: “I telefonini non hanno campo, così perdiamo clienti”
CADRO - “Senza quell’antenna è un disastro. I nostri cellulari sono in tilt”. L’allarme arriva da Demis Fumasoli, responsabile di una ditta di impianti sanitari e riscaldamenti nella zona di Cadro. Ce l’ha con chi ha voluto lo spegnimento del trasmettitore Swisscom di Dino, ufficializzato a partire da lunedì primo dicembre. “Da quel giorno - sostiene Fumasoli - regna il caos tra gli abbonati Swisscom di tutta la regione”.
La disdetta del contratto d’affitto da parte del proprietario dell’immobile in cui era piazzata l’antenna. E poi la tecnologia antiquata dell’impianto. Motivi che hanno spinto Swisscom ad alzare bandiera bianca e a bloccare l’attività del trasmettitore. Fumasoli, facendosi portavoce di altri residenti di Cadro, Dino, Sonvico e Villa Luganese, non le manda a dire: “Io ho 15 operai. E ogni volta che devo chiamarne uno è un disastro. I telefonini non hanno più campo, non c’è ricezione. Immaginatevi poi le persone che ci devono contattare. Così perdiamo clienti”.
Una marea di lamentele preventivabile. Lo sottolinea Mauro Regusci, portavoce di Swisscom. “Effettivamente in questi giorni sono arrivate segnalazioni anche a noi”. Regusci evidenzia come Swisscom si stia dando da fare per trovare una soluzione futura. “Purtroppo per adesso non l’abbiamo ancora trovata”. Ma fa notare anche un altro aspetto della vicenda. “Negli ultimi anni abbiamo proposto, a due riprese, un impianto sostitutivo. Ma il tutto è naufragato a causa delle lamentele di vari cittadini. Non vorrei fossero gli stessi che oggi si lamentano perché il loro telefonino non ha campo”.
