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LUGANOQuadri: "Lara Comi ci ricasca. Dichiarazioni ridicole"

29.05.11 - 10:13
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Quadri: "Lara Comi ci ricasca. Dichiarazioni ridicole"

LUGANO - Di nuovo bilaterali e frontalieri. Lorenzo Quadri torna a battere sui leit motiv del proprio partito grazie anche alle richieste di Lara Comi, eurodeputata italiana, all’UE di intervenire contro la Svizzera. “L’eurodeputata Lara Comi (Pdl) ci ricasca”. Lorenzo Quadri commenta così le parole della Comi - secondo cui la Svizzera è rea di violare gli accordi Bilaterali - che ora accusa la Lega e lo stesso Quadri di demagogia razzista.

“Secondo la signora - commenta il deputato leghista con un pizzico di sarcasmo -, dire che le sue accuse alla Svizzera sono ridicole, cosa che in effetti sono, è demagogia razzista”. Pronta la risposta di Quadri che non solo giudica le affermazioni della Comi non influenti, ma, sottolinea pure come, dall’alto della sua posizione da “indennità faraoniche” , la Comi “perseveri nelle corbellerie”.

Un botta e risposta che sembra assumere sempre più i contorni di una polemica che non terminerà tanto facilmente. Quadri accusa la Comi di non conoscere il panorama svizzero: “Ridicolo non è difendere, come sostiene la diretta interessata, i lavoratori frontalieri - ci tiene a precisare il deputato leghista. Ridicolo è accusare la Svizzera di non rispettare gli Accordi bilaterali, quando a non rispettarli è l’Italia”.

Quadri coglie l’occasione per lanciare l’ennesima frecciatina a Tremonti: “Forse alla signora Comi sfuggi che il ministro delle Finanze del suo paese, da anni, nel vano tentativo di risanare una situazione finanziaria catastrofica, conduce una guerriglia contro la Svizzera, trattata da Stato canaglia”.

Da qui l’elenco di quelle “misure illegali” che vanno dal Fiscovelox alle black list: “Con lo scopo preciso - sottolinea Quadri - di danneggiare la Svizzera”. Una “guerriglia” questa, che meriterebbe insomma, secondo il deputato leghista, il blocco immediato dei ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri e il varo di regole che tornino a dare la precedenza ai ticinesi sul mercato del lavoro ticinese.
 

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