Cerca e trova immobili

TICINO"Appaltopoli", la polemica scoppia con un annuncio da film

26.05.11 - 09:52
La Graniti Maurino presenta... e poi... "seguiranno altre puntate"
La RegioneTicino
"Appaltopoli", la polemica scoppia con un annuncio da film
La Graniti Maurino presenta... e poi... "seguiranno altre puntate"

BIASCA - No, non è la Warner Bros ad annunciare una nuova fiction dal sapore amaro e polemico. Si tratta piuttosto della Graniti Maurino e i fatti della serie a puntate annunciata su La RegioneTicino si riferiscono a episodi realmente accaduti, almeno secondo la ditta.

Di cosa parliamo? Di un annuncio singolare pubblicato questa mattina su la RegioneTicino nella pagine dedicate al Cantone. Non una pubblicità ma uno spazio a pagamento per presentare in gergo televisivo una serie a puntate dal titolo "Appaltopoli".

Annuncio singolare ma anche pungente e diretto. La denuncia riguarda comportamenti "sospetti" da parte dell'amministrazione cantonale nelle modalità di assegnazione degli appalti pubblici.

L'accusa è di quelle forti e chi la fa non si nasconde. Si tratta della Ditta Graniti Maurino di Biasca che scrive di appalti "fuorilegge" assegnati per incarico diretto a ditte "gradite" al Cantone.

Il caso più recente a cui si fa riferimento è l'incarico diretto affidato a un consorzio composto da quattro cavisti e tre ditte di trasporto per la sistemazione del fiume Vedeggio da Camignolo ad Agno. Un incarico dal valore di 750 mila franchi "assegnato senza interpellare altri concorrenti" (come spiega l'annuncio) per la fornitura di blocchi di granito.

L'assegnazione segue una sentenza del Tribunale federale che aveva anullato due concorsi pubblici in quanto tutti i concorrenti avevano subappaltato in modo inammissibile una parte essenziale della commessa invece di consorziarsi con uno o più autotrasportatori. Inoltre, l’impresa vincitrice non aveva allegato alla propria offerta la lista dei subappaltatori a cui voleva affidare il trasporto, come previsto dalle condizioni di gara. Per non perdere ulteriore tempo è stato quindi deciso di annullare i concorsi e procedere all'appalto diretto. Appalto contestato dalla Graniti Maurino.

Il secondo atto di accusa riguarda invece gli appalti concessi in forma diretta dagli Enti pubblici nel corso del 2010 a ditte nei diversi settori economici per un valore complessivo di 85 milioni di franchi. Per la Maurino si tratta di commesse assegnate senza dare la possibilità a tutte le altre ditte di partecipare a questi appalti.

Insomma un vero atto di sfida nei confronti di una modalità di assegnazione che farebbe intendere ad una vera e propria "Appaltopoli". Dalla ditta ci fanno sapere che "i documenti sono tanti e ci saranno altre puntate e riferimenti in merito. Tuttavia i documenti vanno letti per essere precisi e dettagliati".

Le legge di riferimento (quella sulle commesse pubbliche e il Concordato sugli appalti pubblici") in realtà permettono l'incarico diretto ma solo in maniera eccezionale o in casi particolari, per i quali a volte diventa difficile stabilire l'opportunità e la regolarità, e che possono diventare appunto oggetto di discordia.  
 

Sa.Me.

Foto Ti-Press

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE