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BELLINZONA"Bellarena? Non abbiamo paura di fare la fine di San Gallo"

10.11.10 - 18:13
Renza De Dea, rappresentante dei promotori del progetto di Castione: "Il concetto sarà presentato a breve". Intanto il Municipio della capitale rispolvera l’eventualità di restaurare il Comunale. Il sindaco Martignoni: "Se non ci arrivano certezze, dobbiamo comunque avete alternative…"
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"Bellarena? Non abbiamo paura di fare la fine di San Gallo"
Renza De Dea, rappresentante dei promotori del progetto di Castione: "Il concetto sarà presentato a breve". Intanto il Municipio della capitale rispolvera l’eventualità di restaurare il Comunale. Il sindaco Martignoni: "Se non ci arrivano certezze, dobbiamo comunque avete alternative…"

BELLINZONA – “Il progetto sta andando avanti. Gli architetti stanno lavorando duramente. E il concetto sarà presentato tra poche settimane”. Renza De Dea, rappresentante dei promotori dello stadio Bellarena a Castione, dissipa la nebbia che aleggia su Bellinzona. E mentre il Municipio della Capitale, piuttosto scoraggiato, rispolvera l’eventualità di restaurare il Comunale, rilancia un’ipotesi che sembrava ormai accantonata (per i dettagli si veda il box in basso). “Tutt’altro – sostiene –. A Castione potrebbe sorgere uno stadio da 12.000 posti. Con centro commerciale e diversi servizi annessi”.

Niente paure - Negli ultimi giorni Bellarena è stata accostata spesso al nuovo stadio di San Gallo, in nette difficoltà finanziarie e salvato all’ultimo respiro grazie all’intervento di un gruppo di investitori privati. “Io non conosco i dettagli della situazione di San Gallo – dice De Dea –. Ma non è perché uno fa un incidente in macchina che gli altri non debbano più guidare”.  E poi specifica: “No, non abbiamo paura di fare la fine di San Gallo. Troppi 12.000 posti? Non penso proprio. Per una squadra di serie A è giusto così”.

Municipio incerto - Intanto però dall’ultima seduta di Municipio le autorità bellinzonesi hanno lasciato trapelare una certa preoccupazione. Entro il 31 marzo 2011 bisogna presentare alla lega calcio un progetto concreto e reale. “E noi dobbiamo preoccuparci di avere delle alternative – sottolinea il sindaco Brenno Martignoni –. Finora non abbiamo ricevuto sufficienti garanzie dai promotori del progetto di Arbedo-Castione. E anche su via Tatti non ci sono certezze. Questa ipotesi è stata bloccata per ragioni politiche, il Cantone si oppone. Senza contare che il presidente dell’ACB Gabriele Giulini, dopo avere firmato una dichiarazione di intenti, si è chiamato fuori”. Il cammino, allo stato attuale delle cose e considerando i tempi stretti, sembra ancora difficile in entrambi i casi. “E ne siamo consapevoli – riprende –. Ecco perché teniamo pronto il ‘piano B’.  I dettami della lega calcio sono chiari. Bisogna rispettare le regole e soprattutto dimostrare ai nostri interlocutori che abbiamo le idee in chiaro. Abbiamo ancora quattro mesi abbondanti per risolvere la questione”.

Foto d'apertura: Archivio Tipress / Samuel Golay

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