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LUGANOContratti jolly, licenziamenti e gli amici degli amici...

10.11.10 - 13:40
Nando Ceruso chiede al Casinò trasparenza sulla gestione del personale: "Chiarimenti sul turn over. Troppe le persone con contratto precario"
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Contratti jolly, licenziamenti e gli amici degli amici...
Nando Ceruso chiede al Casinò trasparenza sulla gestione del personale: "Chiarimenti sul turn over. Troppe le persone con contratto precario"

BELLINZONA - Nel Casinò di Lugano c'è un problema. La gestione del personale. Nando Ceruso ne è convinto. "Non si spiega il perché al Casinò sono stati licenziate due persone di una certa età con contratto a tempo indeterminato e nel frattempo hanno assunto personale con contratti jolly, a ore e su chiamata. E questo si chiama rispetto del CCL? Non mi sembra proprio."

Ieri l'OCST è insorto. Non ha digerito il licenziamento di due persone di vecchia data che, sottolinea Ceruso, ripeto, sono state allontanate senza giustificato motivo, ma solo perché sindacalizzate. D'altronde fu lo stesso Thonhauser a inviarci una lettera, qualche mese fa, in cui c'era scritto che c'erano "confidenti spie del sindacato".

Sul tema della tutela del lavoro e della sindacalizzazione Ceruso è chiaro: "Noi cerchiamo di tutelare tutti i lavoratori, sindacalizzati o non, frontalieri e non".

Un fatto pero' non convince. Facendo un confronto dell'effettivo del personale tra gli anni 2009 e 2008 risulta un saldo negativo di 30 unità. Al 31 dicembre del 2009 il personale occupato a tempo pieno al Casinò di Lugano era di 265 effettivi contro i 295 di fine 2008. Ma come mai, da parte dell'OCST non è stata mossa alcuna obiezione di fronte a questa erosione importante di posti di lavoro? "Questa è la conferma che il sindacato non spara a zero sulla stampa contro il casinò tanto per farci pubblicità. Non facciamo strumentalizzazioni. Bisogna però aggiungere che nel casinò in quei periodi si erano verificati casi delicati di mobbing che hanno portato a dei licenziamenti e di gestione del personale coinvolto in inchieste penali che necessitavano un invervento".

"C'è però anche un altro problema - continua Nando Ceruso - L'accesso ai dati. Chi sono i licenziati? La direzione continua a negare i licenziamenti, ma continuiamo a ricevere segnalazioni. Nostro compito è quindi verificarle. E vogliamo vederci chiaro. Anche perché ho il sospetto che tra il 2009 e il 2010 la fluttuazione supera le 30 persone".

Ceruso, in sintesi, chiede che nella politica del personale del casinò ci sia più trasparenza anche perché essendo di proprietà a maggioranza del Comune di Lugano, ritiene che sia necessario il concorso pubblico: "Non si sta più capendo come è gestito il personale. Noi riceviamo segnalazioni e agiamo di conseguenza. Faccio un esempio. Abbiamo chiesto i profili professionali dei quadri intermedi del personale alla videosorveglianza assunto qualche mese fa. Il Casinò richiedeva, la storia è di un paio di mesi fa, il titolo accademico. Un criterio questo che esclude i potenziali aspiranti locali a vantaggio di persone che arrivano da fuori con pseudo curricula pilotati e l'instaurarsi di una situazione in cui si alimenta il forte sospetto di assunzioni clientelari e degli amici degli amici".

"Da oltre un anno chiediamo chiarimenti sul turn over. Ci sono troppe persone con contratto precario. Noi vogliamo avere i dati e capire per assolvere al nostro compito. Ma la direzione continua a negarceli e questo ci ha naturalmente spinto a rivolgersi all'ispettorato. Il tempo farà chiarezza. E' Thonhauser che ha voluto litigare. E sono certo che presto la verità verrà a galla e si capirà chi ha sbagliato: il sindacato o la direzione". 
 

p.d'a

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