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TICINOLa rivoluzione linguistica: corsi di dialetto ticinese e di svizzero-tedesco

29.10.10 - 11:22
La proposta arrivata al tavolo del Governo cantonale: "progetto pilota per offrire corsi facoltativi e gratuiti di svizzero tedesco e di dialetto ticinese"
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La rivoluzione linguistica: corsi di dialetto ticinese e di svizzero-tedesco
La proposta arrivata al tavolo del Governo cantonale: "progetto pilota per offrire corsi facoltativi e gratuiti di svizzero tedesco e di dialetto ticinese"

BELLINZONA - In Svizzera le lingue ufficiali sono quattro: il tedesco, il francese, l'italiano e il romancio. In un paese in cui, grazie allo sviluppo delle vie di comunicazioni e all'importanza economica dell'Altopiano, si assiste ad un avvicinamento sempre maggiore delle comunità linguistiche dell'Elvezia.

Lo svizzero tedesco e i ticinesi - I ticinesi in Svizzera tedesca sono numerosi, così come i romandi che per ragioni di lavoro e di studio cercano "fortuna" a Zurigo, Berna, Basilea, Lucerna o San Gallo. Grazie all'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole pubbliche, i giovani ticinesi riescono a varcare le Alpi con  una buona conoscenza dell'Alto tedesco, il cosiddetto Hochdeutsch. Non sono pochi, inoltre, coloro che seguono corsi di tedesco in Germania per migliorare la padronanza della lingua di Goethe. In Europa le persone di lingua tedesca sono 100 milioni. E' fuori discussione l'importanza del tedesco, considerata una "Weltsprache", lingua del mondo. In Svizzera, però, per motivi storici e sociali, il dialetto è parlato da tutti, senza distinzione cetuale o di appartenenza etnica. Il dialetto svizzero tedesco, che, volenti o nolenti, non è una "Weltsprache", appartiene alle lingue tedesche della Germania Meridionale, l'alemanno, parlato in diverse forme nel Baden Würrtemberg e in Alsazia, fino a Strasburgo.

Il dialetto e l'italiano - E se in Svizzera Tedesca il dialetto è parlato da tutti, in Ticino le cose vanno diversamente. Il dialetto è usato, ma non da tutti. A partire dagli anni '70, proprio per permettere, democraticamente, di dare gli stessi strumenti di linguaggio a tutti gli allievi ed evitare difficoltà di apprendimento nella lingua italiana da parte di chi proveniva dai ceti meno abbienti in cui il dialetto era più diffuso, negli asili e nelle scuole si è scelto di usare esclusivamente l'italiano standard. Il dialetto, quindi, nel nostro cantone è rimasto la lingua degli affetti e del cuore, parlato con gli amici e in famiglia, nonché tra il personale dell'amministrazione cantonale.

Le interrogazioni - Nenad Stojanovic, deputato del Partito Socialista in Gran Consiglio, ha inoltrato ieri all'attenzione del Consiglio di Stato due distinte interrogazioni riguardanti l'uso del vernacolo in Ticino e in Svizzera Tedesca. In sostanza, il deputato socialista, nei due documenti propone al Governo cantonale di avviare un progetto pilota nelle scuole ticinesi che preveda l'offerta di corsi facoltativi e gratuiti di dialetto ticinese ai giovani che hanno già solide conoscenze dell'italiano standard e un progetto pilota che vorrebbe offrire corsi gratutiti di dialetto ticinese per adulti. Analoga la richiesta per quanto riguarda lo svizzero-tedesco: corsi facoltativi e gratuiti di alemanno ai giovani che lo desiderano e che hanno già solide conoscenze del tedesco standard finanziati dai cantoni della Svizzera Tedesca.

Lo svizzero-tedesco non è una lingua - Sulle richieste di Stojanovic si prevede, comunque, un iter difficile. Infatti, per storia, lo svizzero tedesco, contrariamente all'olandese, non è mai riuscito ad imporsi come lingua standard proprio per il fatto che ogni cantone d'Oltralpe ha i propri dialetti locali. Storicamente, inoltre, le città di Zurigo e Basilea, che hanno per secoli irradiato la loro cultura nella Svizzera tedesca e in Germania (si ricordi l'importanza nella letteratura tedesca e culturale di Zurigo nel XVIII secolo, al pari di Lipsia e Amburgo), sono rimaste sempre acerrime concorrenti anche per quanto riguarda la produzione letteraria che proveniva dalle stamperie delle due città. L'impossibilità quindi di trovare una lingua comune, un codice riconosciuto da tutta la Svizzera ha impossibilitato gli svizzeri tedeschi ad avere una propria lingua.     

In tutti i casi Stojanovic è dell'idea che imparare lo svizzero-tedesco ai ticinesi possa aiutare e porti con sé dei vantaggi. Dal profilo culturale il ticinese imparerebbe a capire meglio la mentalità svizzero tedesca, mentre dal profilo economico conoscere il dialetto svizzero tedesco costituisce un valore aggiunto che migliora le prospettive professionali delle persone e migliorerebbe la qualità dell'integrazione sociale.
 

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