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LUGANO - Nel 2004 aveva fatto scalpore il caso della società Sogevalor, crollata in un buco da 131 milioni di franchi e dichiarata quindi fallita. La fiduciaria con sede in via Nassa è poi finita sotto l'occhio del Ministero pubblico che ha aperto sulla vicenda un'inchiesta volta a determinare le responsabilità del crac.
Dalla voragine sono quindi spuntate due cause, una civile ed una penale. La prima, riferisce oggi il Cdt, vede Deloitte, società incaricata della liquidazione, promuovere una causa nei confronti della Ernst & Young. Una causa con la quale la Deloitte punta ad ottenere un risarcimento danni (sembrerebbe attorno ai 10 milioni di franchi) causati da presunte violazioni degli obblighi ai quali la Ernst & Young era sottoposta in qualità di ufficio revisione della Sogevalor. Dal canto suo la Ernst & Young ha denunciato in lite la decina di membri del CdA della Sogevalor tra i quali vi sarebbero anche alcuni dei ricercati legati all'inchiesta penale.
Una mossa definita cautelativa dato che, qualora venisse riconosciuta colpevole delle accuse mossegli dalla Deloitte, la Ernst & Young potrà avvalersi della causa di regresso nei confronti delle persone denunciate che, a questo punto, possono decidere se partecipare alla fase istruttoria fornendo eventualmente informazioni e prove a loro discolpa, oppure rimanere nell'ombra come fatto fino ad ora.
