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TICINO"Si spaccia per tecnico e poi prova a vendermi un abbonamento"

29.10.09 - 14:09
Vendite aggressive sempre più frequenti, alle accuse di un lettore Cablecom risponde: "Tecniche che non fanno parte delle nostre strategie"
Ti-Press Carlo Reguzzi
"Si spaccia per tecnico e poi prova a vendermi un abbonamento"
Vendite aggressive sempre più frequenti, alle accuse di un lettore Cablecom risponde: "Tecniche che non fanno parte delle nostre strategie"

LUGANO - "Le do il numero solo se scriverete bene di noi", questa la battuta che un operatore ci ha fatto quando abbiamo cercato di raggiungere il responsabile della formazione dei venditori dei prodotti Cablecom. Una battuta (sul carattere goliardico non vi sono mai stati dubbi dato che in seguito l'operatore, molto gentile, ci ha fornito senza indugio il contatto delle persone che volevamo raggiungere) che se fosse stata fatta da un altro operatore non avrebbe probabilmente catturato l'attenzione. Da mesi Cablecom è infatti nell'occhio del ciclone per una serie di disservizi di cui si lamentano i propri clienti.

Problemi che non sembrano legati unicamente ai servizi offerti. In redazione è arrivata infatti una segnalazione, da parte di un nostro lettore, che segnala un comportamento a suo dire scorretto da parte di un venditore porta a porta. "Quest'ultimo -afferma il lettore- si è presentato al citofono come tecnico addetto alla revisione degli impianti. Una volta aperta la porta le sue vere intenzioni non erano quelle di fare un controllo della rete, ma bensì di cercare di farci cambiare il contratto telefonico attuale in uno Cablecom". (Il racconto completo del lettore è riportato nel riquadro in fondo all'articolo, ndr.).

Data la segnalazione ci siamo rivolti alla Cablecom di Manno per chiedere informazioni in merito alla formazione dei venditori porta a porta dei loro prodotti. Dopo il primo contatto con l'operatore di cui sopra, siamo stati subito richiamati dal responsabile del servizio clienti il quale ci ha informato che in questo caso la Cablecom non provvede direttamente alla formazione di personale per la vendita secondo questa modalità, ma si affida ad agenzie esterne che in seguito si occupano della formazione dei propri dipendenti. Anche dal nostro interlocutore abbiamo ricevuto garanzia che fingersi un tecnico per entrare in casa e poi vendere un prodotto non fa parte delle direttive e delle strategie decise ed approvate da Cablecom. "Per poter dire di più mi occorrerebbe l'indirizzo, il giorno e l'ora di quando è avvenuto questo episodio per sapere quale agenzia esterna era coinvolta" ci ha detto il nostro interlocutore. Da parte nostra non abbiamo chiaramente indicato il nominativo del nostro lettore, limitandoci a ricordare al responsabile clientela che la persona in questione si era già rivolta alla sua società e che, verosimilmente, la sua "pratica" era già stata affrontata da Cablecom.

Tra Cablecom e le società esterne alle quali si è legata per la vendita dei propri servizi che accordi ci sono in merito alle strategie di vendita?
"Non sono il responsabile del settore vendita, ma sicuramente anche le ditte esterne operano in base alle direttive di Cablecom. Chi vende i nostri prodotti, oltre ad essere informato sui dettagli dei servizi, è tenuto anche a seguire le nostre direttive. Se poi ci sono venditori che si comportano in modo diverso non facendo bene il loro lavoro, quando ce le segnalano noi prendiamo contatto con le agenzie e prendiamo provvedimenti. Quando vengo a conoscenza di problemi simili contatto il team vendita e li informo dei problemi riscontrati. Sicuramente però non è Cablecom che dice alle agenzie di dire ai venditori di entrare nelle case dei clienti usando trucchetti di questo tipo. A noi interessa fare delle vendite di qualità e non avere problemi con i nostri clienti, siano essi nuovi o meno".

Laura Regazzoni-Meli, segretaria generale dell'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana, quali sono i consigli che si sente di dare per fare fronte alle strategie, sempre più aggressive, attuate dai venditori porta a porta, non solo di Cablecom?
"Per quanto concerne Cablecom posso dire che purtroppo non è la prima volta che ha problemi con le ditte esterne alle quali affida questi compiti. Già lo scorso anno, con la vendita dei decoder per la televisione digitale, aveva avuto molti problemi. Le informazioni che fornivano erano errate, dicevano che la televisione analogica non si sarebbe più vista, cosa che non era assolutamente vera, e con questa tecnica sono riusciti a vendere diversi contratti, specialmente a delle persone anziane che non capivano bene cosa stavano facendo. Penso che si possa consigliare a Cablecom di controllare un po' meglio l'operato delle ditte alle quali si affida e d'essere molto più rigoroso".

Come si deve comportare il cliente che si trova confrontato con una vendita così aggressiva?
"Il consiglio generale che diamo, rivolto in particolare agli anziani, è quello di non aprire addirittura la porta di casa e di verificare sempre le credenziali delle persone che si presentano a casa. Nel caso in questione la persona avrebbe potuto richiedere al cosidetto tecnico di esibire una tessera di riconoscimento. In ogni caso ricordiamo che, per quanto concerne le vendite a domicilio, esiste il diritto di revoca del contratto firmato entro sette giorni. Un secondo consiglio è di diffidare dai venditori che insistono per avere la firma del contratto immediato. Se una ditta è seria dovrebbe lasciare il tempo al cliente di riflettere prima di firmare il contratto e alle persone anziane consigliamo di discutere dell'offerta con i figli o parenti che possono dare consigli utili".

 


Foto apertura (archivio): Ti-Press Carlo Reguzzi

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