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BELLINZONA - Allagamenti a ripetizione a Palazzo di Giustizia. E' il titolo dell'interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato da Lorenzo Quadri, deputato in Gran Consiglio delle file leghiste che chiede alle autorità cantonali a quanto ammontano i danni provocati dagli allagamenti degli archivi di Palazzo di giustizia avvenuti l'altro ieri.
"A seguito delle forti piogge - si legge nel testo presentato al Governo - gli archivi di Palazzo di giustizia si sono nuovamente allagati in data odierna (per la seconda volta in otto giorni) attraverso delle toilettes, con tutte le conseguenze del caso, anche olfattive.
Quadri ricorda che "la situazione logistica precaria dello stabile è ormai nota da anni. Si ricorderà quando le Preture sono state trasferite ³d¹urgenza² nello stabile Culinarium per poi lasciare a Palazzo di Giustizia circa 500 mq di superficie vuoti ed inutilizzati.
Intanto lo Stato paga oltre 93mila Fr all¹anno di affitti per spazi di proprietà di terzi occupati da servizi che dovrebbero rientrare a Palazzo di Giustizia".
Il deputato denuncia il deterioramento dell'impiantistica, portando come per esempio gli ascensori fermi per molto tempo.
"Ancora in sospeso - aggiunge Quadri - resta poi il capitolo dell¹unificazione del Ministero pubblico in una sola sede, quella di Lugano, così come dalla volontà di Governo e Parlamento già chiaramente espressa all¹inizio degli anni 90. Come noto, l¹unificazione è fermamente avversata da alcuni magistrati attualmente di stanza a Bellinzona. Su questo e su altri temi, era stato istituito nel 2006 un gruppo di lavoro, presieduto dalla Giudice avv. Agnese Balestra Bianchi, di cui però si sono perse le tracce".
