LOSONE - È di oggi la notizia relativa a 44 licenziamenti all'Agie di Losone. Licenziamenti che riguarderebbero soprattutto dipendenti 'over 50', una quarantina dei quali ticinesi (gli altri invece frontalieri). Una notizia che non è passata inosservata tra le fila della Lega. Immediato infatti l'atto parlamentare inoltrato al Governo ticinese da Lorenzo Quadri, nel quale scrive: "Un dato che, se confermato, costituirebbe l'ennesimo segnale allarmante delle conseguenze della libera circolazione delle persone per la manodopera residente in Ticino. Ovvero: i lavoratori residenti sono lasciati a casa in disoccupazione mentre a lavorare in Ticino rimane manodopera straniera. Una prospettiva che l'autorità politica si deve impegnare a combattere con 'priorità 1'".
Fatte queste premesse, il deputato leghista chiede innanzitutto al Consiglio di Stato se corrisponde al vero che delle 44 persone licenziate, una quarantina è ticinese e, al riguardo, come valuta questa proporzione. "È intenzione del CdS attivarsi, nel caso concreto, a tutela della manodopera residente?" chiede Quadri. E ancora: "È intenzione del CdS, vista la crisi incombente, attivarsi con misure speciali a tutela della manodopera residente, che deve tornare ad avere la priorità su quella in arrivo dall'estero, soprattutto in vista di possibili, dolorose diminuzioni dei posti di lavoro in Ticino?".