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TICINOPronta la Nuova edizione dell’epistolario di Stefano Franscini

18.12.07 - 09:52
Verrà presentato questa sera, alle ore 20.30 presso la Biblioteca cantonale di Bellinzona, la nuova edizione dell’epistolario di Stefano Franscini (1796-1857). Per l’occasione interverranno Gabriele Gendotti, consigliere di Stato e direttore del DECS, Andrea Ghiringhelli, direttore dell’Archivio di Stato e della Biblioteca cantonale di Bellinzona, Ottavio Besomi, presidente del comitato direttivo della collana “Testi letterari per la storia della cultura della Svizzera italiana” e Raffaello Ceschi, storico
Pronta la Nuova edizione dell’epistolario di Stefano Franscini
Verrà presentato questa sera, alle ore 20.30 presso la Biblioteca cantonale di Bellinzona, la nuova edizione dell’epistolario di Stefano Franscini (1796-1857). Per l’occasione interverranno Gabriele Gendotti, consigliere di Stato e direttore del DECS, Andrea Ghiringhelli, direttore dell’Archivio di Stato e della Biblioteca cantonale di Bellinzona, Ottavio Besomi, presidente del comitato direttivo della collana “Testi letterari per la storia della cultura della Svizzera italiana” e Raffaello Ceschi, storico

BELLINZONA - La nuova edizione dell’epistolario fransciniano, a cura degli storici Raffaello Ceschi, Marco Marcacci e Fabrizio Mena, in due volumi, raddoppia il numero delle lettere a disposizione dei lettori, collocandole in una raccolta ordinata e ampiamente commentata, propone circa duecento lettere completamente inedite riproduce inoltre, rivedute e corrette sugli autografi, quelle già edite.

La prima edizione dell’epistolario di Franscini uscì nel 1937, a cura del naturalista Mario Jäggli e comprendeva infatti 369 lettere. Il figlio Augusto Jäggli ne fece poi stampare una seconda edizione nel 1984, con l’aggiunta di 77 lettere reperite dal padre in un momento successivo.

Franscini ebbe una carriera politica intensa nel Cantone e nella Confederazione, fu segretario di stato, Consigliere di stato, deputato alla dieta, consigliere federale coltivò interessi nell’ambito dell’economia e della statistica, del diritto, della pedagogia, della storia e della linguistica conservò per tutta la vita una notevole passione pubblicistica e divulgativa. Questo ampio ventaglio di interessi e di attività lo condusse così a relazioni epistolari estese e assidue.

Grazie alla nuova edizione dell’epistolario, i lettori possono accedere ai numerosi cantieri di lavoro del Franscini, identificare i suoi interessi molteplici, seguire la biografia politica e intima di un consigliere federale sempre attento alle vicende del Ticino, penetrare una visione politica che tende al pessimismo, verificare l’acume dei giudizi, conoscere vicende familiari e personali segnate da angustie e delusioni, scoprire la genesi delle sue opere maggiori e i diversi progetti editoriali avviati e rimasti in sospeso. La nuova edizione dell’epistolario fransciniano, frutto di un pluriennale lavoro scientifico d’équipe, corona così degnamente le nutrite celebrazioni del 150° della morte di Franscini, fortemente volute dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport.

L’Epistolario (1817-1857) di Stefano Franscini, a cura di Raffaello Ceschi, Marco Marcacci, Fabrizio Mena, Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, Bellinzona – Locarno 2007, 2 voll., può essere acquistato per 70 franchi&nbsp in libreria o presso la Divisione della cultura e degli studi universitari, tel. 091 814 13 00, decs-dc@ti.ch

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