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TICINOImpianti di risalita: il Governo ha deciso di avviare un'inchiesta amministrativa

17.09.07 - 15:02
Il Governo ha deciso oggi di avviare un'inchiesta amministrativa in merito ai sussidi concessi agli impianti di risalita di Bosco Gurin e Carì. La decisione rientra nella discussione che è stata fatta alla luce del rapporto del Controllo cantonale delle finanze
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Impianti di risalita: il Governo ha deciso di avviare un'inchiesta amministrativa
Il Governo ha deciso oggi di avviare un'inchiesta amministrativa in merito ai sussidi concessi agli impianti di risalita di Bosco Gurin e Carì. La decisione rientra nella discussione che è stata fatta alla luce del rapporto del Controllo cantonale delle finanze
BELLINZONA - Come si ricorderà il Consiglio di Stato, con decisione del 10 luglio 2007, ha chiesto al Controllo cantonale delle finanze un rapporto dettagliato sulle procedure che avevano portato a sussidiare gli impianti di risalita di Bosco Gurin e di Carì, sulle modalità operative delle società e delle persone beneficiarie dei sussidi e sull’evoluzione finanziaria delle attività.

Come si legge nel comunicato del Governo, poiché il rapporto mette in luce diverse situazioni problematiche che giustificano un ulteriore approfondimento sull’operato dei servizi dell’Amministrazione, in relazione al rispetto delle leggi, alla loro organizzazione e al coordinamento dei controlli. Il mandato e il nome del perito, esterno all'amministrazione, che condurrà l'inchiesta, saranno decisi a breve. L’inchiesta dovrà pure esprimersi sulla possibilità e l’entità di una richiesta di restituzione dei sussidi e dei mutui concessi.

Il Consiglio di Stato intende esaminare, pure in tempi brevi, se e in che misura e a quali condizioni è possibile un intervento del Cantone per garantire l’attività delle stazioni invernali di Bosco Gurin e di Carì per la prossima stagione. Il Governo affronterà in terzo luogo separatamente la tematica del risanamento e del rilancio delle stazioni invernali, ritenuto che sulla base delle informazioni contenute nel rapporto, le premesse e le conclusioni del messaggio approvato nel mese di maggio, e successivamente ritirato, appaiono inadeguate e superate.

Nella sua seduta odierna il Consiglio di Stato ha pure richiesto al Controllo cantonale delle finanze alcuni approfondimenti. Il rapporto, così completato, sarà successivamente messo a disposizione della Commissione della gestione e delle finanze del Gran Consiglio. Non è invece prevista una diffusione pubblica del documento dal momento che contiene informazioni riservate concernenti società e persone esterne all’Amministrazione cantonale.

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