LOCARNO - Da diverso tempo la polizia comunale di Locarno non ha più agenti da impiegare nel servizio notturno. Non solo. Ma non ha più nemmeno un uomo attivo a tempo pieno nel servizio antidroga. Tra pensionamenti e dimissioni l'organico della polizia comunale si è ridotto e come ha spiegato il comandante della polizia comunale di Locarno Andrea Ronchetti in un'intervista al Corriere del Ticino " l’effettivo a disposizione per il servizio specifico operativo esterno non consente più la copertura 24 ore su 24 per 7 giorni la settimana sull’arco dell’intero anno". Pur ricordando che di notte sono tuttavia "sempre presenti le pattuglie dei reparti mobili cantonali" e che "durante i fine settimana, per i giorni festivi infrasettimanali e in occasione di avvenimenti pianificati e mirati, il servizio operativo esterno è in ogni caso effettuato sino alle prime ore del mattino con effettivi rinforzati", Andrea Ronchetti propone di impiegare la quarantina di agenti operativi della regione per formare pattuglie miste: "Sommato l’effettivo degli agenti dei Comuni della regione (circa 40 quelli operativi, cioè agenti da poter impiegare sul terreno), l’organizzazione di una pattuglia mista notturna è tecnicamente la soluzione migliore e subito realizzabile. Questa pattuglia, unitamente a quella (e) dei colleghi della polizia cantonale, permetterebbe di coprire il servizio notturno per il periodo attualmente scoperto, e per tutta la regione, in maniera sufficiente".
Ma la polizia comunale si trova confrontata da tempo anche con un altro problema: non ha più agenti per il servizio antidroga. Come scrive oggi laRegioneTicino "l’unico superstite dei tre che fino a pochi anni fa componevano il nucleo Sad (Servizio antidroga) è infatti in convalescenza postoperatoria".
Marco Pellegrini, capodicastero Polizia di Locarno, intervistato dal giornale ha ricordato che il Servizio antidroga a Locarno è coordinato dalla Polizia giudiziara: "La Polcomunale dispone di uomini formati che danno saltuariamente man forte, e comunque tutti gli agenti del Corpo se vedono determinate situazioni cercano di intervenire. È vero comunque che per questioni di effettivo i nostri uomini attivi a tempo pieno nel Sad erano ridotti a uno. E con l’assenza per malattia dell’unico rimasto, ora in effetti non ne abbiamo più". Pellegrino ha inoltre sottolineato che "il problema è chiaramente regionale. Chi frequenta il “Parchetto” proviene da tutto il Locarnese. Per questo si giustifica da una parte il coordinamento della Polizia cantonale, e dall’altra l’intervento regolare, anche su richiesta, delle Polizie comunali dei centri limitrofi".