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SVIZZERACinture di sicurezza: Ticino fanalino di coda

16.08.06 - 09:18
In Svizzera, l'86 percento dei conducenti e il 68 percento dei passeggeri sui sedili posteriori allacciano le cinture di sicurezza. In Svizzera, l'86 percento dei conducenti e il 68 percento dei passeggeri sui sedili posteriori allacciano le cinture di sicurezza. Siamo ultimi per il primo caso (75%), ma per le cinture posteriori siamo più attenti rispetto ai romandi
Ti Press
Cinture di sicurezza: Ticino fanalino di coda
In Svizzera, l'86 percento dei conducenti e il 68 percento dei passeggeri sui sedili posteriori allacciano le cinture di sicurezza. In Svizzera, l'86 percento dei conducenti e il 68 percento dei passeggeri sui sedili posteriori allacciano le cinture di sicurezza. Siamo ultimi per il primo caso (75%), ma per le cinture posteriori siamo più attenti rispetto ai romandi


LUGANO - Restiamo i più indiscliplinati per quanto riguarda le cinture di sicurezza, ma almeno ci consola che rispetto al passato facciamo più uso delle cinture per i sedili posteriori.

Dopo una fase di stagnazione durata quattro anni, la quota d'uso delle cinture sui sedili posteriori ha di nuovo registrato un notevole aumento a livello nazionale pari al 15% (dal 53 al 68 percento). Spiccano in modo interessante le differenze regionali: mentre nella Romandia appena il 50 percento si attiene alla legge in vigore dal 1994, nella Svizzera tedesca usa le cinture posteriori il 74 percento e in Ticino il 61 percento.

 L'obbligo di allacciare le cinture di sicurezza per i conducenti, entrato in vigora già nel 1981 per i conducenti, viene rispettato dall'86 percento (anno precedente: 82% / più 4%). In testa alla classifica si è collocata anche in questo caso la Svizzera tedesca (88%), davanti a Romandia (79%) e Ticino (75%).

Anche sulle diverse strade si registrano grandi differenze: mentre sulle autostra-de il 90 percento dei conducenti allaccia le cinture di sicurezza, su quelle e-xtraurbane lo fa ancora l'87 percento e sulle strade urbane soltanto il 79 percento. Il rischio d’incidente, tuttavia, non corrisponde affatto alla percezione soggettiva del rischio: l’anno scorso, sulle strade urbane il numero delle vittime era quasi tre volte superiore rispetto a quello sulle autostrade (7106 ovvero 2392). Proprio per questo motivo, le cinture andrebbero allacciate spontaneamente anche sui tratti brevi nell'abitato.

 

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