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LOCARNOFoà: "Le mogli sono da uccidere", Pasotti: "Lugano, città tutta da scoprire"

09.08.06 - 13:50
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Foà: "Le mogli sono da uccidere", Pasotti: "Lugano, città tutta da scoprire"
 
LOCARNO -  Arnoldo Foà e Giorgio Pasotti. Due generazioni di attori a confronto, protagonisti del film "Quale amore" di Maurizio Sciarra che verrà proiettato questa sera in Piazza Grande e che racconta l'omicidio passionale commesso da un marito (Giorgio Pasotti) nei confronti della moglie (Vanessa Incontrada). Ed è stata proprio la verve dell'arzillo Foà a colpire  di più durante l'incontro con i giornalisti. "Voglio che la storia debba prendere talmente tanto, che tuti i mariti questa sera uccidessero la moglie. In fondo le mogli è meglio ucciderle" ha commentato simpaticamente l'attore che ha subito aggiunto seriamente: "Trovo la storia molto moderna. Un'uxuricidio è un fatto che si sente spesso. Sfogliando i giornali la mattina si è molto tristi. I grandi autori hanno sempre saputo colpire dei momenti drammatici della nostra vita"

Lugano città da pensionati

Nel film è contenuta una battuta che sicuramente non passerà inosservata stasera in piazza. Il film, come è noto, è girato in gran parte a Lugano. Il personaggio femminile interpretato da Vanessa Incontrada ad un certo punto, passeggiando in via Nassa, dice : "È tutto così tranquillo qui, mi sembra un posto da pensionati". Abbiamo avvicinato il regista Maurizio Sciarra per chiedergli che cosa ne pensasse realmente di Lugano: "Quella frase viene detta nel film perchè il personaggio vede Lugano per la prima volta. Effettivamente ad una prima impressione Lugano offre un'area rassicurante, dove potrebbe essere bello invecchiare. Conoscendola a fondo viene fuori una città molto vitale. È una scoperta che viene conoscendola".

Dello stesso avviso è Giorgio Pasotti che ci ha detto: "È una città da scoprire, nasconde dietro la sua tranquillità un fermento culturale e artistico importante. Offre il giusto connubio tra qualità di vita di vita, ottima organizzazione sociale e possibilità di divertimento. Ci sono stato dieci giorni e l'ho scoperta lentamente anche perchè lavoravo molto. Trovo che ci siano movimenti giovani molto attivi.


Storia attuale, sì o no?

Pasotti: "La storia è molto attuale, nonostante Tolstoj l'abbia scritta nell'800. Mi sono sforzato di essere il meno colorito possibile, di non eccedere e finire di conseguenza nell'interpretare uno psicopatico. Ho cercato l'equilibrio, la giusta misura  da dare al personaggio avendo come obiettivo quello di rappresentare una lucida follia, anzichè la macchietta di un pazzo".

Foà: "Anche io trovo la storia molto moderna. Un'uxuricidio è un fatto che si sente spesso. Sfogliando i giornali la mattina si è molto tristi. I grandi autori hanno sempre saputo colpire dei momenti drammatici della nostra vita".

Sciarra: "Mi spiace contraddire Pasotti e Foà, ma non ho voluto fare un film sulla contemporaneità. Se volevo essere attuale avrei fatto un film sulla pedofilia.  Mi interessava indagare una parte dell'animo umano che è rimasto immutato nel tempo, con toni espressivi  derivati dalla grande letteratura.

Il cinema italiano non sa raccontare storie

Sciarra: "La mia generazione di registi ha un'unica pecca, quella di non saper raccontare storie. Siamo bravi a girare film, abbiamo ottimi attori e  tecnici, ma il cinema italiano spesso non sa raccontare storie.  Per quato mi sono rivolto a uno come Tolstoj che ha saputo raccontare una storia che è rimasta immortalata nel tempo. Il mio scopo era di raccontare  una vicenda contemporanea sui uno dei dilemmi più grandi dell'animo umano: il passaggio dell'amore dalla passione alla normalità della vita di tutti i giorni. Per fare questo era inevitabile che attingessi a un maestro della letteratura. Tolstoj ha saputo dipingere due personaggi che ancora oggi riescono a fotografare il momento di disagio che si vive in un rapporto di coppia".

Marco Solari attore

Nel film c'è una piccola particina  anche per Marco Solari, presidente del Festival, che interpreta il padre di Giorgio Pasotti.
Sciarra: "Solari mi sembrava adatto e per eliminare il conflitto di interessi gli ho chieto di dimettersi dalla carica di presidente del Festival.


Foà una bella voce? Foà: "Solo cazzate"

Foà: "Nelle mie scelte professionali, qualunque esse siano, teatrali, televisive, cinematografiche, scelgo in base al personaggio. Se questo ha una sua validità, e se il regista è capace di realizzare cose belle, allora dico sì.

Sciarra: "Ho scelto Foà, perchè amo molto la sua voce, trovo che la sua voce..." ma viene interrotto da Foà.

Foà: "Queste sono solo cazzate"

Pasotti: "Si è sempre in soggezione quando si lavora con i grandi attori. Ma la grandezza di Foà è stata quella di sapermi mettere a mio agio e rilassarmi. Il mestiere dell'attore  si impara anche lavorando con grandi colleghi e registi".

Il nudo dell'Incontrada

Sciarra: "Il personaggio interpretato da Vanesa Incontrada  e una donna che combatte col sesso. Il suo nudo è del tutto naturale. Fermarsi a parlare del nudo dell'Incontrada vuol dire tornare al bigottismo, mi sembra davvero una questione ormai superata. È logico che se devo riprendere due persone che fanno l'amore allora le faccio recitare nude, che credibilità avrebbero se li vestissi?

 

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