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BELLINZONAPiazzini: "Ticino, paese sicuro"

22.05.06 - 12:11
Lo sostiene il comandante della Polcantonale Romano Piazzini nel Rapporto d’attività 2005, pubblicato oggi.
Ti Press
Piazzini: "Ticino, paese sicuro"
Lo sostiene il comandante della Polcantonale Romano Piazzini nel Rapporto d’attività 2005, pubblicato oggi.
BELLINZONA - "Il bilancio globale di un altro intenso anno di attività della Polizia Cantonale, a fronte di qualche inevitabile smagliatura, è sostanzialmente positivo. Anche nel 2005 possiamo ritenere che il livello generale di sicurezza e ordine pubblico sia stato significativamente incrementato, proprio grazie a decisioni strategiche di riorganizzazione interna, a nuove tattiche che sempre più si focalizzano sull’approfondita diagnosi dei problemi, ma soprattutto all’impegno e alla tenacia di tutti gli oltre 600 membri del Corpo di Polizia"

Così il comandante della Polcantonale Romano Piazzini nel Rapporto d’attività 2005, che qui sotto sintetizziamo. 

E ancora Piazzini: "Nonostante l’evoluzione del contesto cantonale, nazionale e internazionale, il Ticino rimane un paese sicuro e attrattivo dal punto di vista economico e residenziale, il che ci permette di affermare che anche nel 2005 la Polizia Cantonale è rimasta fedele alla propria visione per un Ticino più sicuro e accogliente".


Ordine pubblico 

Come dicono le statistiche relative al 2005 il tempo dedicato dalla Gendarmeria alla gestione dei conflitti è in aumento, e questo malgrado nel campo degli esercizi pubblici e delle manifestazioni di piazza vi sia stata una flessione degli interventi su tutto il territorio cantonale. Gli interventi per violenza domestica sono stati 398, di cui 206 per reati ancora a querela di parte e 131 perseguibili d’ufficio. L’operato della gendarmeria mira a garantire l’incolumità della parte debole, in attesa che l’inchiesta prima, e i tribunali poi, definiscano la procedura e le misure a tutela delle vittime. I 49 allontanamenti coatti o volontari, segnano un ulteriore incremento del carico di lavoro prodotto, passando a 200 ore mensili (+25%). Si è tornati a parlare di culti satanici o esoterici dopo la scoperta, a metà luglio, delle tracce di un rito, probabilmente Macumba, sul greto del fiume Breggia, località non nuova a questo genere di ritrovamenti.

Prostituzione: i monitoraggi periodici indicano una maggior presenza di prostitute negli appartamenti, dove lavorano circa un’ottantina di ragazze. Il fenomeno tocca principalmente il territorio di Lugano, ma interessa pure altre città e zone del Cantone. Nel maggio 2003 le prostitute illegali erano 323. Nel 2005 erano 308, a cui se ne aggiungono un centinaio iscritte a registro. Come gli scorsi anni, la maggior parte proviene dal Brasile e dall'Europa dell'Est. L’attività di contrasto messa in atto ha permesso di raggiungere importanti risultati, fra cui l’incremento delle iscrizioni a registro e un numero consistente di procedimenti aperti per reato di tratta di esseri umani. Attorno alla prostituzione ruotano infatti consistenti interessi economici di affittacamere, gestori e gerenti.

Hooliganismo: un notevole investimento di tempo è stato riservato a servizi preventivi in occasione di incontri di disco su ghiaccio e di calcio, in particolare ad Ambrì, Bellinzona, Locarno e Chiasso. Ogni partita è stata analizzata dal profilo del rischio, adattando il dispositivo al grado di pericolosità previsto. In alcuni episodi è stato necessario ricorrere a mezzi coercitivi per ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza dei presenti. Il contrasto al fenomeno della tifoseria violenta, fenomeno ancora contenuto ma in costante ascesa, richiede la coordinazione di diversi partners. A questo scopo il Team Ticino Tifoseria Violenta ha iniziato a muovere i suoi primi passi, sviluppando sinergie tra i vari enti coinvolti, analizzando costante mente la situazione e intensificando la ricerca di informazioni con gli omologhi delle Polizie cantonali svizzere e la Centrale Svizzera Hooligansmo. Questa prima esperienza potrà presto avvalersi di una nuova base legale federale.

Reati contro il patrimonio

I reati contro il patrimonio rappresentano l’86% degli incarti registrati nel 2005 per infrazioni al Codice Penale. Ben 7'908 riguardano i furti (-12%), a cui si aggiungono 1'848 furti da/nei veicoli (+2%) e 707 furti di veicoli a motore (-6%). I danneggiamenti (vandalismi) hanno contribuito con ulteriori 2'460 incarti.

Si registra una leggera riduzione nel numero dei furti senza scasso, mentre la frazione commessa con effrazione è ulteriormente scesa al 40.8%.
Veicoli rubati: negli ultimi anni si è assistito a un consistente aumento delle denunce di furto di veicoli in leasing intestati a società, come pure di auto rubate in Italia, mentre diminuisce in cifre assolute il numero dei veicoli sottratti sul nostro territorio.

Incendi ed esplosioni

Verso la metà di marzo si verificano a Lugano, a intervalli di mezzora uno dall’altro, una serie di 3 incendi di chiara matrice dolosa. Essi coinvolgono, nell’ordine, la Sinagoga della Comunità israelita ticinese, un negozio gestito da un membro di questa comunità, e un appartamento di Castagnola. Non rivendicati, gli incendi spingono alla solidarietà una vasta fetta della popolazione e dei partiti politici per i possibili moventi antisemiti del gesto. L’autore viene fermato da una pattuglia appena una settimana dopo, sorpreso a tirare sassi verso un albergo e alla Sinagoga. Le sue ammissioni vengono subito confermate dall’identificazione del suo DNA nei guanti intrisi di benzina ritrovati all’esterno della Sinagoga. L’inchiesta ha permesso di escludere che l’uomo, affetto da problemi psichiatrici, abbia agito mosso da una qualsiasi avversione religiosa.

Delinquenza giovanile

In ambito giovanile sono sempre molto numerosi gli interventi per risse, aggressioni e rapine per piccole somme di denaro o telefonini, e che avvengono per lo più fra coetanei. Spesso durante queste liti si fa uso di armi da taglio. La frazione di autori minorenni per reati al CPS identificati dalla polizia è sostanzialmente stabile da almeno un decennio, e oscilla tra il 10-12% (9.8 nel 2005), così come la sua incidenza (o predisposizione), di circa il 40% inferiore a quella media della totalità dei gruppi demografici. I valori sono più bassi per i reati contro la persona, più alti per quelli commessi contro la proprietà. Tra criminalità (dimensione giuridica) e devianza (violazione delle regole sociali) esiste tuttavia una notevole differenza, ma su quest'ultimo aspetto, che più preoccupa, i dati oggettivi sono pochi. La violenza minorile, culminata con il grave fatto di sangue di Claro (cfr. criminalità violenta), ha assunto in questi anni una forte visibilità. È comunque opportuno non generalizzare il problema, facendone un luogo comune, e perdendo di vista il singolo bambino o adolescente. Tra gli elementi più problematici si ritrovano assai spesso le stesse persone: il 4% dei minorenni indiziati è all’origine del 30% degli affari delucidati e imputabili a questa classe d’età.

Criminalità violenta

In merito all’uso della violenza, le denuncie per aggressione e vie di fatto permangono su livelli piuttosto alti. Le lesioni semplici sono quasi raddoppiate, un aumento dovuto in massima parte ai casi di violenza domestica e all’entrata in vigore della normativa federale nell’aprile del 2004.

Rapine: quasi 3 rapine su 4 vengono consumate sulla pubblica via. In questi casi, diversi degli autori identificati sono giovani residenti tra i 16 e 20 anni. Fra gli obiettivi maggiormente colpiti, invece, ci sono stazioni di benzina, uffici cambio e portavalori. Gli autori provengono prevalentemente dalla vicina penisola, e in alcuni casi possono contare su importanti appoggi in canton Ticino. Restano rare invece le rapine in villa, benché si verifichino nella fascia di confine con frequenza preoccupante.

Omicidi: fra i fatti salienti del 2005 si registra in aprile il rinvenimento del cadavere di un giovane diciottenne in una discarica abusiva a lato della strada che porta al Monastero di Claro. La vittima era scomparsa dal suo alloggio presso un albergo di Giubiasco. Gli autori sono risultati essere due fratelli residenti a Cresciano. L’inchiesta ha permesso di stabilire fra i motivi che hanno portato al grave fatto, il traffico e il consumo di stupefacenti, in particolare il furto di di alcune pastiglie di ecstasy. Lo stupefacente è pure all’origine dello stato alterato che ha portato alla collutta zione sfociata nell’uccisione a coltellate del giovane. Particolare risonanza ha pure avuto l’assassinio avvenuto una mattina di inizio agosto a Bellinzona di una giovane donna di origini pakistane. Autore del fatto il marito, pure di origini pakistane, che ha colpito la vittima con un martello del peso di oltre un chilogrammo. Il delitto è stato innescato dalla volontà della donna di lasciare il marito sposato con matrimonio combinato. Altri due decessi, singolari nella dinamica, hanno distinto l’anno trascorso: q a fine gennaio, all’alba, all’esterno di un ristorante di Solduno nel corso di una lite, un giovane sferra un pugno al volto di un cinquantenne delle regione. Cadendo a terra questi picchia la testa contro una vettura, e decede poco dopo per infarto; q ad inizio maggio decede presso l’ospedale di Locarno in cui era stata ricoverata, una donna rinvenuta nel proprio appartamento di Maggia con vari ematomi e altre lesioni gravi alla testa. I sospetti ricadono sul marito, partito per la Liguria il giorno stesso del ritrovamento. L’inchiesta non ha permesso di individuare le cause esatte della morte, e il caso è stato archiviato dal Procuratore con un non luogo a procedere.
Inchieste internazionali: ad inizio febbraio si aveva notizia dell’evasione dal carcere minorile Beccaria di Milano, occorsa un mese prima, dell’autore di un omicidio avvenuto a Ponte Chiasso nel 2001. Il giovane viene individuato e arrestato presso dei conoscenti residenti in Ticino.
All’inizio di marzo, a seguito di una intensa collaborazione investigativa con gli inquirenti londinesi, viene arrestato a Lugano un giovane cittadino turco che si era rifugiato presso dei parenti residenti in Ticino. Lo stesso era ricercato nella capitale britannica per alcuni violenti stupri. Da parte della Metropolitan Police di Londra era stata attivata un’intensa caccia all’uomo con pubblicazione delle foto tratte da un sistema di videosorveglianza che lo ritraeva pochi attimi dopo aver commesso uno di questi delitti.

Criminalità economica

Sul fronte della criminalità economica e finanziaria, il 2005 non ha fatto registrare nessuna particolare evoluzione qualitativa rispetto agli anni precedenti. Quantitativamente sono invece in lieve aumento le segnalazioni di tentativi di truffa via Internet.

Droga

Anche in Ticino, come nel resto dell’Europa occidentale, è fortemente aumentato il traffico di cocaina, ed è di riflesso diminuito quello di eroina. Le numerose indagini, alcune particolarmente laboriose e impegnative, hanno toccato tutto il cantone e hanno portato al complessivo sequestro di 3.5 kg di cocaina, 800 grammi di eroina e 99 chili di marijuana.

Incidenti della circolazione stradale

Per il settimo anno consecutivo il numero degli incidenti della circolazione constatati dalla polizia cantonale è diminuito, passando dagli 8'652 del 1998 ai 6'640 del 2005. Il dato più significativo è tuttavia l’ulteriore calo del numero delle vittime (- 11%), e il minimo storico delle morti (24) che uguaglia il risultato del 2002.

Controlli della circolazione

L’abbassamento del tasso limite di alcolemia allo 0.5 per mille ha significativamente influenzato l’attività di tutti i reparti della Polizia cantonale. Delle 7'025 persone controllate, tolti gli autisti professionisti e i conducenti coinvolti in incidenti della circolazione, sono stati 3'523 gli automobilisti incorsi nei controlli di polizia. Il 27% dei conducenti positivi all’alcolmeter sono stati segnalati alla polizia cantonale dai partner (Polizie comunali, Guardie federali di confine, e Amministrazione federale delle dogane per il traffico commerciale).

Frontiera

Le richieste di collaborazione e presa a carico di fermati provenienti dal Corpo guardie di confine federale (CGCF) sono notevolmente diminuite in seguito alla stipulazione della convenzione di collaborazione fra polizia cantonale e CGCF.

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