Cerca e trova immobili

TICINOI privati tornano a giocare in Borsa

04.02.04 - 14:48
None
I privati tornano a giocare in Borsa

LUGANO - Svaniti i tempi di euforia della bolla speculativa che aveva contagiato anche semplici privati che operavano sui mercati azionari globali attraverso il computer di casa, il mondo del trading online prosegue il suo processo di consolidamento riscoprendo gli operatori professionisti.

I privati che giocano in Borsa sono diminuiti, ma i recenti movimenti positivi dei mercati hanno rilanciato il fenomeno e dall'Italia ecco la nuova edizione del "Campionato top trader 2004", aperto ai broker di tutta l'Europa. Vale la pena lanciarsi?

"Attenzione - rende attenti il relationship manager ticinese Filippo Moor, una tesi di master alla City University a Londra sul trading online alle spalle e attualmente consulente presso la Citibank di Ginevra - non vedo assolutamente di buon occhio questi campionati perché snaturano la vera natura dell'investimento. Banalizzano sia il valore dell'analisi attenta che il rischio che si cela dietro le operazioni di Borsa. L'impressione è che questi campionati pubblicizzino l'investimento come un giocare al Casinò, o come un lavoretto che garantisce profitto facile ...una mera illusione visti i mercati degli ultimi tre anni e mezzo. Dirò di più: questo approccio superficiale secondo me è uno dei tanti motivi che hanno spinto gli indici a livelli irrazionali alla fine degli anni novanta. Questa superficialità ha creato una volatilità prima inesistente, che poi ha provocato lo sgonfiamento della bolla causando danni enormi, specialmente presso i piccoli risparmiatori i quali, increduli, si sono trovati spiazzati e senza i mezzi per reagire".

"Questi campionati - continua, critico, Moor - sono volutamente spinti all'eccesso e sono chiaramente un fenomeno da estrapolare dalla realtà. Sicuramente chi vi partecipa conosce molto bene l'analisi tecnica e sa approfittare della volatilità dei mercato attuali. Il timing è considerata un'arte, ma mi permetto di affermare che nessuno è in grado di azzeccare sempre la tempistica giusta. Nella maggior parte dei casi, secondo me, se c'è un rapido profitto, bisogna cercare le cause nella fortuna e nel caso più che nella bravura del trader online. In conclusione: chi non conosce alcune regole base su come funziona la borsa è meglio che stia alla larga dal fare operazioni online, anche se rapide e fatte col proprio consulente. E questo sia che si tratti di un gioco, sia che lo faccia per conto suo".

Il "Campionato top trader di Borsa 2004" è giunto alla sua sesta edizione. La manifestazione, l'unica con denaro reale, prevede come premio una settimana a Vienna negli uffici della società di investimento austriaca Globe Invest o la possibilità di essere inquadrato come gestore patrimoniale presso un broker di Lugano. Bisogna dedurne che la piazza luganese è ancora ambita?

"Malgrado gli innegabili danni causati dai due scudi fiscali italiani e dagli ancora più dannosi recenti scandali locali - ci spiega Moor - la piazza ticinese è senz'altro una meta ambita, questo per la sua posizione geografica e fiscale e per la presenza di operatori altamente professionali e di grande qualità. I malaffari di poche mele marce hanno però annacquato un'immagine consolidata in decenni. Auspico dunque che le autorità di vigilanza e la magistratura colpiscano duramente chi non rispetta le regole".

Torniamo al trading online. Resi attenti coloro che pensano ancora di poter fare soldi facili, in poco tempo, e senza rischi c'è comunque da aggiungere che è in atto un processo di consolidamento e che le prospettive per il 2004 sono di una crescita moderata e costante.

"Inizialmente - premette Moor - il fenomeno del broker online nacque per abbassare i costi e le commissioni, altissime fino a 10 anni fa. Il fatto di poter operare in borsa con un semplice clik da casa contagiò anche la casalinga e appunto c'è anche chi si giocò quanto aveva sul conto in banca. Il Bear Market ed il crollo dei titoli tecnologici ha però, per fortuna, ripulito i mercati da gente che investiva in borsa come se giocasse al Black Jack. Oggi anche l'investitore medio è molto informato e conosce il prodotto che intende acquistare. Chi usa il trading online, oggi, è molto più consapevole di quello che fa, rischi compresi. Per questo direi - conclude Moor - che le aziende che offrono i propri servizi online, dopo il biennio 2001/02 molto negativo, stanno ora recuperando e le prospettive per il futuro, si, stavolta sono moderatamente positive".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE