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SVIZZERALa futura legge sulle epidemie non fa l'unanimità

26.03.24 - 10:38
L'UDC è contraria alla revisione, mentre PLR, Centro, PS e Verdi sostengono in linea di massima le proposte del Consiglio federale.
20min/Celia Nogler
Fonte ats
La futura legge sulle epidemie non fa l'unanimità
L'UDC è contraria alla revisione, mentre PLR, Centro, PS e Verdi sostengono in linea di massima le proposte del Consiglio federale.

BERNA - Dalla discriminazione delle persone non vaccinate alla sottomissione nei confronti dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS): gli argomenti dei favorevoli e dei contrari alla revisione della legge sulle epidemie sono divergenti. Diversi partiti, dall'UDC ai Verdi, passando per il Centro, si sono espressi in merito.

I Cantoni ritengono che la responsabilità per i provvedimenti in caso di situazione particolare debba rimanere in linea di principio a loro carico. La Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS), in un comunicato stampa pubblicato in risposta alla consultazione che si è conclusa venerdì, ha affermato, invece, che in tale contesto epidemico la Confederazione dovrebbe assumere una direzione strategica globale.

Ritiene inoltre che la legge sulle epidemie non debba essere applicata solo in caso di crisi sanitaria, bensì quotidianamente. Secondo la CDS, l'individuazione precoce e la prevenzione sono i mezzi più efficaci per evitare minacce alla salute e misure per la popolazione e l'economia.

La pandemia di coronavirus ha dimostrato che gli attuali modelli di finanziamento raggiungono i loro limiti in caso di crisi sanitaria e quindi la Conferenza è a favore del fatto che le regole per il finanziamento di test, vaccini e farmaci vengano definite in anticipo e quindi semplificate.

Il rifiuto democentrista
Non sorprende che l'UDC rifiuti «categoricamente» la revisione nella sua forma attuale. Chiede al Consiglio federale di "iniziare con un esame approfondito e critico delle misure e dei processi messi in atto durante la pandemia».

L'attuale progetto non fa altro che trasferire queste misure nel diritto ordinario e renderle permanenti. Inoltre, la bozza vincola unilateralmente la Svizzera all'OMS, il che è «inaccettabile» per il partito di Marcel Dettling.

Il partito democentrista respinge anche «l'assenza di misure di protezione contro la discriminazione delle persone che non sono state vaccinate o non hanno un certificato di vaccinazione».

Coordinamento insufficiente
Nel periodo pandemico il coordinamento tra Confederazione e cantoni è stato ripetutamente criticato e il Consiglio federale intende ora rimediare sottoponendo la legge sulle epidemie a una revisione, che mira ad ampliare ulteriormente il potere di Berna.

Il governo vuole ora poter imporre ai Cantoni di prepararsi a una particolare situazione. Nella legge sulle epidemie sarà inserita anche una base giuridica per il rilascio di certificati controversi che attestino la vaccinazione o la guarigione.

Il PLR e il Centro accolgono con favore la proposta. Per i liberali radicali, è sensato lasciare il più possibile nella legge ordinaria, in modo che in caso di epidemia sia necessario ricorrere il meno possibile alla clausola d'urgenza.

Liberali contrari alla vaccinazione obbligatoria
Pur sostenendo in linea di massima le proposte del Consiglio federale, il PLR si oppone alla vaccinazione obbligatoria, sostenendo che un tale obbligo rappresenti un grave pericolo per la libertà individuale.

Il partito sottolinea inoltre che in molte professioni il lavoro non può essere svolto da casa, parzialmente o del tutto. La possibilità prevista di obbligare i datori di lavoro a consentire ai lavoratori a rischio di lavorare da casa dovrebbe quindi essere rimaneggiata o precisata tramite ordinanza. Secondo i liberali, le norme previste non sono compatibili con la realtà di alcuni settori.

Sviluppo della digitalizzazione
Il Centro sottolinea l'importanza che attribuisce al chiarimento delle responsabilità tra Confederazione e cantoni, alla promozione della digitalizzazione nel settore sanitario e al miglioramento della base di dati e della sicurezza sanitaria.

Ritiene che l'inserimento dei dati dovrebbe essere il più semplice e diretto possibile e la banca dati della Confederazione dovrebbe essere la più completa possibile. In questo modo sarebbe più facile elaborare e raggruppare i dati provenienti dai cantoni, semplificando l'analisi.

Fronte progressista
Anche a sinistra, il Partito socialista (PS) e i Verdi accolgono con favore il principio di questa revisione: vengono citate soprattutto le nuove competenze della Confederazione per individuare, monitorare e combattere le malattie trasmissibili.

Entrambi i partiti chiedono un rafforzamento delle misure di sostegno economico per le imprese e la popolazione. Secondo il partito ecologista andrebbero rafforzati anche i diritti fondamentali.

Il PS ritiene che sia «saggio trarre insegnamento dalla pandemia», ma è anche dell'avviso che le proposte del Consiglio federale non siano abbastanza ambiziose e vincolanti. Chiede inoltre che tutti gli attori siano messi al corrente con un più ampio anticipo e coinvolti in modo chiaro e proattivo nella futura lotta contro le pandemie.

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COMMENTI
 

Voilà 3 sett fa su tio
Cosa significa che la legge sulle epidemie non debba essere applicata solo in caso di crisi sanitaria, bensì quotidianamente? Se poi si parla di malattie trasmissibili, potrebbe essere imposto l'obbligo della mascherina anche per le influenze stagionali!

Emib5 1 mese fa su tio
Vorrei proprio vedere se avessimo dovuto affrontare una pandemia ben peggiore, come lo fu la peste del '600, se i partiti di destra avrebbero affermato gli stessi triti argomenti contro il generale obbligo vaccinale o se avrebbero messo al primo posto la libertà personale di movimento per i non vaccinati! Tali diritti, secondo me, devono valere nella normale vita di tutti i giorni, non in situazioni eccezionali dove deve prevalere il bene collettivo, tenendo poi conto che le limitazioni dei prorpi diritti sono comunque state veramente trascurabili nel caso Covid.

Emib5 1 mese fa su tio
Risposta a Emib5
Ho dimenticato poi il mio pensiero in relazione al lasciare ai singoli cantoni la gestione delle crisi, cosa davvero pericolosa se si lascia che un governo locale decida in contrasto con altri, segnalo la gestione completamente fallimentare, almeno all'inizio, negli Stati uniti sotto trump e in Brasile sotto Bolsonaro. Dato che abbiamo anche noi i nostri trump locali (inteso come politici ottusi e attenti solo al proprio elettorato locale), prefersico di gran lunga sia almeno la confederazione a decidere in situazioni di emergenza.

Giovanna D’Arco 1 mese fa su tio
Risposta a Emib5
Io l’RmNA sotto la mia cute non ci entrerà mai! E se dovesse essere sarò IO a deciderlo e nessun altro!!

Voilà 3 sett fa su tio
Risposta a Emib5
qualche problema c'è stato anche in Svizzera, quando il Consiglio Federale non ha creduto alla gravità della situazione in Ticino ed ha ritardato le misure oltregottardo

Emib5 1 mese fa su tio
Risposta a Giovanna D’Arco
Nessuno ti negherà questo diritto, ma la scelta avrà delle conseguenze sulla libertà di movimento, in caso di epidemia grave e con virus aggressivi e contagiosi. La libertà personale avrà un prezzo. Questo scrivo

Giovanna D’Arco 1 mese fa su tio
Risposta a Emib5
…secondo me è troppo ottimista, però mi auguro sia come dice lei. A maggio ci sarà una decisione x la conduzione dell’OMS x quanto riguarda politiche sanitarie e probabilmente anche per quelle ecologiche. L’OMS non è più un’istituzione, ma un’azienda visto il 60/80% dei finanziamenti sono privati (non facciamo nomi) i quali hanno interessi “personali”…. Sono convinto che una giusta libertà abbia delle regole, ma del mio corpo faccio ciò che voglio io, non quello che vogliono loro. Chiudo raccogliendo il suo ottimismo e ci auguro buona fortuna 🤞😊

Onorina 3 sett fa su tio
Risposta a Giovanna D’Arco
Concordo. Vediamo ora come i Verdi, l’Operazione Libero, il Movimento europeo svizzero, l’Unione degli studenti svizzeri e l’associazione La Svizzera in Europa che vogliono l'adesione della Svizzera nella costituzione, a mio parere, non sono molto consapevoli di ciò che sta accadendo in Europa. Le autorità belghe, ungheresi, polacche stanno indagando sullo scambio di messaggi tra la presidente VDL e l’amministratore delegato del colosso farmaceutico Albert Bourla, che ha portato alla massiccia vendita di vaccini a pagamento con soldi pubblici denominata Pfizer gate. L'indagine era stata inizialmente avviata dalle autorità giudiziarie belghe della città di Liegi all'inizio del 2023 a seguito di denunce presentate da lobbisti, e altri paesi come ho scritto sopra. Fino a quando queste inchieste che sono rimaste ancora senza risposta da parte Di Bruxelles mi sembra difficile volersi alleare con un Europa corrotta con troppi conflitti d’interessi. Una sanità globale nelle mani di pochi può essere molto pericoloso.

Giovanna D’Arco 1 mese fa su tio
Leggendo meglio l’articolo torno ad essere molto pessimista!!! Prima o poi QUALCUNO spiegherà cosa si sta preannunciando a livello “globale” con l’OMS…???????? 🤮

Onorina 1 mese fa su tio
Tema controverso considerando la complessità e la natura delicata di questo trattato, permangono dubbi sulla capacità dei 194 Stati membri dell’OMS di concordare un trattato pandemico che avrebbe un impatto significativo. Allo stesso tempo, la scadenza per raggiungere un accordo, fissata per il 24 maggio 2024, tropo vicino e sarà difficile per gli Stati di rispettare questa scadenza. Inoltre L’Europa ha vissuto nell’ultimo decennio e un peggioramento senza precedenti del personale sanitario e assistenziale a causa della pandemia di COVID-19. Per questo motivo, l’Europa ha visto aumentare il tasso di abbandono tra gli operatori sanitari nello stesso momento in cui è aumentata la domanda di servizi sanitari e c’è motivo di credere che questi i tassi di abbandono aumenteranno se non verranno affrontate le sfide che portano a questa moria, ma non credo che sarà un piano pandemico a risolvere questo problema anzi. Inoltre giorno per giorno si perde la fiducia nell’Europa con le sue politiche sempre più restrittive e costose e soprattutto nella sua mancanza di trasparenza (abbiamo già visto i contratti vaccini mai mostrati nella loro integrità, gli SMS a quanto pare spariti) senza dimenticare la discriminazione delle persone non vaccinate alla sottomissione nei confronti dell' OMS. Quindi allo stato attuale delle cose, fanno bene gli oppositori a farsi sentire e concordo pianamente con tutti coloro che, con forza, si oppongono a questo trattato.

Onorina 1 mese fa su tio
Risposta a Onorina
Inoltre, penso anche Io che questo trattato sulle pandemie è ben lontano dall'essere una risposta adeguata alle sfide da affrontare, l’abbiamo visto durante il Covid. I paesi sviluppati hanno indebolito la versione originale del progetto che consisteva nel proteggere anche i paesi più poveri ma questo non piace a tutti e ora il testo è pieno di sfumature inutili. L'espressione "se del caso" e altre formulazioni tipiche delle disposizioni volontarie compaiono ormai a più riprese da chiedersi se si tratta di tutelare e garantire l'interesse pubblico e la salute dei cittadini come un diritto, oppure di difendere gli interessi di un'industria che cerca di arricchirsi senza limiti. Il trattato sulle future pandemie sarà uno dei temi centrali nel maggio 2024. Se i paesi del sud, che rappresentano la maggioranza dei membri dell'OMS, si uniscono intorno a una visione chiara e forte della salute pubblica e se i paesi del nord agiscono con lucidità, seguendo le prove scientifiche e cercando al contempo la sicurezza per tutti e soprattutto con chiarezza e trasparenza, il trattato contribuirà al benessere delle generazioni future, allora il popolo ha il diritto di votare con consapevolezza e soprattutto che sono soldi pubblici che vengono utilizzati a questo scopo. L’OMS si dice essere un istituzione democratica quindi è giusto che il popolo possa esprimersi !!

Giovanna D’Arco 1 mese fa su tio
Ero molto pessimista e invece…. (Grazie al cielo!!!!! 🇨🇭💪)
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