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GRIGIONI«Più qualità nella scuola pubblica»

13.03.24 - 13:45
La richiesta di 4200 cittadini grigionesi che hanno sottoscritto una petizione per chiedere la revisione parziale della legge sulla scuola.
Archivio Ti Press
Fonte ats
«Più qualità nella scuola pubblica»
La richiesta di 4200 cittadini grigionesi che hanno sottoscritto una petizione per chiedere la revisione parziale della legge sulla scuola.

COIRA - Oggi l'Associazione degli insegnanti grigionesi (LEGR) ha consegnato, nelle mani del Presidente del Gran Consiglio Franz Sepp Caluori (Centro), una petizione che mira alla salvaguardia della qualità dell'educazione scolastica nei Grigioni.

La petizione sottoscritta da 4200 cittadini è indirizzata al Governo dei Grigioni e al Gran Consiglio retico. Chiede che la revisione parziale della legge sulla scuola venga ulteriormente migliorata.

Nel progetto di legge, mandato in consultazione alla fine dello scorso anno, il direttivo della LEGR e le direzioni scolastiche non hanno colto nessun reale miglioramento legato alle condizioni di impiego degli insegnanti, si legge nella nota diramata oggi dalla stessa LEGR.

Al contrario, secondo il sodalizio dei docenti grigionesi la prevista riduzione del sostegno al settore della pedagogia curativa peggiorerà di fatto le condizioni di lavoro dell'intero corpo insegnante. Anche il previsto aumento salariale, proposto dal disegno di legge, contiene punti problematici, soprattutto se paragonati alle realtà vigenti in altri cantoni. In particolare viene fatto riferimento alla progressione salariale e al grado di occupazione degli insegnanti di scuola dell'infanzia. In futuro alcuni maestri potrebbero addirittura guadagnare meno, precisa la nota.

La LEGR chiede un miglioramento delle condizioni quadro a favore degli insegnanti grigionesi anche quale misura fondamentale contro la carenza di personale docente. «La scuola pubblica grigionese non potrà semplicemente ridurre l'offerta e i servizi, analogamente a quanto ha deciso recentemente la Ferrovia retica per la mancanza di macchinisti», viene evidenziato nella comunicazione di oggi.

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