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CAMERE FEDERALIIntensificare la lotta alla migrazione secondaria

13.03.24 - 10:54
Il Consiglio degli Stati ha appoggiato una mozione del PLR che mira a contrastarla.
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Fonte Ats
Intensificare la lotta alla migrazione secondaria
Il Consiglio degli Stati ha appoggiato una mozione del PLR che mira a contrastarla.

BERNA - La Confederazione deve intensificare la lotta alla migrazione irregolare. Dopo il Consiglio nazionale, oggi gli Stati hanno appoggiato una mozione del PLR che mira a contrastare la migrazione secondaria in Svizzera proveniente da Paesi considerati sicuri. In casi umanitari sono comunque sempre possibili eccezioni.

In base alla mozione, le persone provenienti da Paesi terzi sicuri che presentano una domanda d'asilo in Svizzera dovrebbero ricevere sistematicamente una decisione di non entrata in materia. Il Consiglio federale dovrà inoltre adottare misure bilaterali e porre fine ai movimenti secondari da questi Stati. Sarà inoltre chiamato a intensificare la lotta ai trafficanti di esseri umani, in collaborazione con Interpol ed Europol.

Punto contestato - Il plenum non ha però voluto spingersi lontano come il Nazionale su un punto centrale della mozione. L'aspetto sistematico del testo relativo alle decisioni di entrata in materia è problematico, ha spiegato Tiana Moser (PVL/ZH), a nome della commissione.

Attualmente è consentito alle autorità di proteggere le famiglie con bambini o altre persone vulnerabili se il primo Paese europeo d'accoglienza in cui vengono rimpatriati non offre un accesso sufficiente a un alloggio adatto ai bimbi o a cure mediche adeguate.

«Dobbiamo lasciare alla Segreteria di Stato della migrazione un certo margine di manovra in questo campo», ha concordato il consigliere federale Beat Jans. In alcuni rari casi umanitari, un'applicazione rigorosa sarebbe contraria al diritto nazionale o internazionale.

Nel 2023, la Svizzera si è avvalsa di questo diritto 375 volte, mentre ha emesso circa 7000 decisioni di non prendere in carico un caso nell'ambito della procedura di Dublino. Il Consiglio federale ha appoggiato il resto della mozione.

Esther Friedli (UDC/SG) ha replicato che le regole del gioco devono essere chiare. «C'è un crescente malcontento e incomprensione tra la popolazione e le autorità locali», ha da parte sua affermato Damian Müller (PLR/LU).

Nella votazione, la maggior parte degli esponenti del Centro e quelli di sinistra hanno avuto la meglio, rifiutando qualsiasi approccio sistematico, con 22 voti favorevoli, 21 contrari e 2 astensioni.

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