Cerca e trova immobili

SVIZZERAExport a rischio, «Nessun adeguamento al regolamento UE»

14.02.24 - 16:13
Le imprese elvetiche che intendono esportare i loro prodotti nell'Ue dovranno rispettare le nuove prescrizioni.
Deposit Photos
Fonte Ats
Export a rischio, «Nessun adeguamento al regolamento UE»
Le imprese elvetiche che intendono esportare i loro prodotti nell'Ue dovranno rispettare le nuove prescrizioni.

BERNA - Per ora la Svizzera non prevede alcuna modifica del diritto in materia di deforestazione analogo a quello dell'Unione europea. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, pronunciandosi in merito alla gestione del nuovo regolamento Ue sulle catene di approvvigionamento a deforestazione zero (EUDR) e sulle conseguenze per la Confederazione che ne derivano.

L'EUDR (per esteso EU Deforestation Regulation) verrà applicato nell'Unione europea a partire da gennaio 2025 e riguarda materie prime come il cacao, il caffè, l'olio di palma, la gomma, la soia e il legno nonché i prodotti che ne derivano, come ad esempio il cioccolato, le capsule di caffè, mobili, carta e pneumatici.

A partire dall'anno prossimo, tali beni di consumo potranno essere immessi sul mercato europeo o esportati dall'Ue solo qualora non siano stati prodotti su una superficie deforestata dopo il 2020 o se, in generale, non sono associati a danni alle foreste.

Anche le imprese elvetiche che intendono esportare nell'Ue materie prime e prodotti soggetti al nuovo regolamento dovranno rispettare le nuove prescrizioni, e ciò indipendentemente dal fatto che la Svizzera adegui, in tutto o in parte, la propria legislazione a detto regolamento o che rinunci a farlo, precisa oggi una nota governativa.

Esportazioni per 4 miliardi di franchi - Nel 2022 la Confederazione ha esportato nei Paesi membri dell'Ue materie prime e prodotti soggetti all'EUDR per un valore pari a oltre 4 miliardi di franchi. Il volume totale delle esportazioni (verso l'Ue e altri Paesi) è stato circa di 7,5 miliardi di franchi.

Dunque, per il momento, finché non sarà possibile un riconoscimento reciproco con l'Ue, il Consiglio federale ha deciso di rinunciare ad adeguare la legislazione svizzera. In assenza di un tale riconoscimento, infatti, si corre il rischio di creare normative parallele e doppi oneri per le imprese, prosegue la nota. Rinunciando all'allineamento, si evitano ingenti oneri aggiuntivi per le imprese i cui prodotti non sono destinati al mercato europeo e che quindi non sono interessate dalla nuova normativa.

Il Consiglio federale riconosce tuttavia che con l'EUDR aumenteranno gli oneri per le aziende svizzere e intende pertanto valutare misure di sostegno per i settori coinvolti e le imprese interessate. Inoltre, vuole chiarire con la Commissione europea i requisiti per il collegamento al sistema di informazione dell'Ue, come pure per il riconoscimento reciproco delle rispettive normative.

Per questo, in occasione della sua seduta odierna, l'Esecutivo ha incaricato l'Amministrazione federale di esaminare misure di sostegno per le imprese e di effettuare altri accertamenti sull'argomento.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE