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SVIZZERALisa Mazzone si candida per la presidenza dei Verdi

23.01.24 - 20:30
La ginevrina è la prima a correre per la testa del partito.
Imago
Fonte ATS ANS
Lisa Mazzone si candida per la presidenza dei Verdi
La ginevrina è la prima a correre per la testa del partito.

GINEVRA - Lisa Mazzone ha annunciato la sua candidatura alla presidenza dei Verdi svizzeri. La ginevrina è così la prima a farsi avanti per correre alla poltrona che Balthasar Glättli lascerà libera.

«Dopo un'attenta riflessione, ho deciso di candidarmi alla presidenza del mio partito», ha dichiarato questa sera a diversi media l'ex "senatrice".

Dopo i risultati ottenuti alle ultime elezioni federali, il presidente dei Verdi Glättli ha comunicato che non si sarebbe più riproposto in primavera, sostenendo che il suo partito avesse bisogno di un nuovo inizio e di un nuovo volto.

L'ex consigliera agli Stati ha dovuto lasciare Berna lo scorso autunno, non essendo stata rieletta nel quadro delle ultime federali. Al ballottaggio è infatti finita solo terza dietro Mauro Poggia (MCG) e l'altro uscente Carlo Sommaruga (PS).

Eletta al Nazionale nel 2015, dopo una sola legislatura la oggi 35enne è passata alla Camera dei Cantoni, dove ha trascorso altri quattro anni. Dopo la sconfitta al secondo turno a novembre, Mazzone aveva annunciato il suo ritiro dalla politica.

«Per me è chiaro: non solo il mio cuore batte per i Verdi, ma sono consapevole di poter sfruttare le mie competenze per far smuovere la situazione», ha però dichiarato l'italo-svizzera oggi sul portale di Le Temps.

«Voglio dare il mio contributo in questo momento chiave, caratterizzato dall'ascesa dell'estrema destra, e mentre sembrano avverarsi gli scenari più critici in materia di clima e biodiversità, ora che spira un forte vento contrario sulle questioni che riguardano l'ambiente», ha aggiunto Mazzone. «Sono convinta che il nostro partito abbia un ruolo importante da svolgere».

La scadenza per le candidature alla presidenza del partito è fissata per il 4 febbraio. I delegati eleggeranno il nuovo presidente in occasione dell'assemblea prevista il 6 aprile. Diversi parlamentari si sono già tirati indietro, tra cui i consiglieri nazionali Gerhard Andrey (FR), Fabien Fivaz (NE), Aline Trede (BE) e la ticinese Greta Gysin.

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COMMENTI
 

Nolema 3 mesi fa su tio
Gia domà ul cognom l'è un programma

Alessandria 3 mesi fa su tio
per colpa dei verdi e socialisti tra 10 anni tutte le auto dovranno essere elettriche, ma dovremo costruire 6000 centrali atomiche per alimentarle in tutto il mondo, quindi i verdi e i socialisti sono gli artefici del prossimo apocalisse nucleare. Inoltre per fare le centrali ci vorranno minimo 20 anni che saranno caratterizzati dalla totale assenza di energia e quindi verranno a casa vostra le teste di cuoio se vi permettete di tenere il natel acceso per piu di 10m al giorno, bel disastro sti verdi

alessandro_apostolo 3 mesi fa su tio
Risposta a Alessandria
Non ho mai letto nulla di più folle di questo… ma il livello di intelligenza è veramente questo?

merlux 3 mesi fa su tio
Risposta a Alessandria
Ci potremmo scrivere un bel libro di fantascienza

GruetliWSAAWF 3 mesi fa su tio
I verdi che hanno bisogno di “un nuovo inizio e un nuovo volto? 🤣 ahahah ma se è nei loro geni il cambiamento (rapido) e il progressismo che ne consegue. Buffoni.
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