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CAMERE FEDERALIOltre 1800 ore di dibattiti e quattro crisi consecutive

28.12.23 - 10:07
È il bilancio della 51esima legislatura, conclusasi alla fine di novembre. Ecco una panoramica dei lavori parlamentari.
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Fonte Ats
Oltre 1800 ore di dibattiti e quattro crisi consecutive
È il bilancio della 51esima legislatura, conclusasi alla fine di novembre. Ecco una panoramica dei lavori parlamentari.

BERNA - Nell'ottobre 2019 erano stati eletti 90 nuovi deputati: 68 al Consiglio nazionale e 22 al Consiglio degli Stati. Complessivamente erano state elette 95 donne, tra cui un numero record (83) al Consiglio nazionale. Il Consiglio degli Stati ha invece raggiunto il suo record nella 52esima legislatura, con ben sedici donne.

I 246 parlamentari hanno lavorato durante 216 giorni, distribuiti su 22 sessioni. Ciò rappresenta circa 113 ore di dibattiti per sessione ordinaria, di cui 67 al Consiglio nazionale e 45 agli Stati, oltre a un'ora per le due Camere riunite.

Tre quarti del tempo di parola è stato utilizzato dai deputati di lingua tedesca e circa un quarto da quelli di lingua francese. I Ticinesi hanno preso la parola per il restante 2%. Le commissioni si sono riunite in numerose occasioni e hanno lavorato per un totale di 5100 ore, ovvero più di 100 ore al mese.

Più di 8000 voti

I dibattiti hanno dato luogo a 8345 votazioni. I parlamentari hanno presentato 11'682 interventi. In quattro anni sono state depositate circa 1800 mozioni in Consiglio nazionale, contro le circa 400 del Consiglio degli Stati, ovvero quasi nove mozioni per ogni deputato. Ma solo il 17% è stato adottato.

Inoltre, sono state approvate un'iniziativa parlamentare su quattro e quasi la metà dei postulati. Questi ultimi sono meno vincolanti per il Consiglio federale, che vi risponde con un rapporto.

Peraltro 286 progetti sono stati trasmessi al Consiglio federale. I Cantoni hanno presentato 119 iniziative. Il Parlamento ha esaminato quindici iniziative popolari. Il popolo ha votato su 17 referendum e ha ribaltato la decisione del Parlamento in quattro occasioni, ossia sulla legge sul CO2, sugli aiuti ai media, sulla tassa di bollo e sull'imposta preventiva.

Ha inoltre respinto tre oggetti che il Parlamento aveva approvato durante la 50esima legislatura: la legge sulla caccia, le deduzioni fiscali per le spese di custodia dei bambini e l'identità elettronica (e-ID).

Le crisi al centro dei dibattiti

Il Covid-19, la guerra in Ucraina, l'energia e il Credit Suisse hanno caratterizzato la scorsa legislatura. Nella sessione estiva del 2020, pochi mesi dopo lo scoppio della pandemia, sono stati presentati quasi 500 interventi e iniziative parlamentari relativi al coronavirus. Nella sessione primaverile del 2022 ne sono state presentate solo 54.

In una medesima sessione sono stati invece presentati 173 interventi e iniziative parlamentari relativi alla guerra in Ucraina.

Tuttavia, gli interventi non legati alle crisi sono stati la maggioranza in tutta la legislatura, secondo quanto riportato dai servizi parlamentari nell'opuscolo "Il Parlamento svizzero in grafici".

La 51esima legislatura, conclusasi alla fine di novembre, è stata segnata da quattro crisi consecutive. Tra dicembre 2019 e dicembre 2023, il Parlamento si è riunito per oltre 1800 ore. Ecco una panoramica dei lavori parlamentari.

Nell'ottobre 2019 erano stati eletti 90 nuovi deputati: 68 al Consiglio nazionale e 22 al Consiglio degli Stati. Complessivamente erano state elette 95 donne, tra cui un numero record (83) al Consiglio nazionale. Il Consiglio degli Stati ha invece raggiunto il suo record nella 52esima legislatura, con ben sedici donne.

I 246 parlamentari hanno lavorato durante 216 giorni, distribuiti su 22 sessioni. Ciò rappresenta circa 113 ore di dibattiti per sessione ordinaria, di cui 67 al Consiglio nazionale e 45 agli Stati, oltre a un'ora per le due Camere riunite.

Tre quarti del tempo di parola è stato utilizzato dai deputati di lingua tedesca e circa un quarto da quelli di lingua francese. I Ticinesi hanno preso la parola per il restante 2%. Le commissioni si sono riunite in numerose occasioni e hanno lavorato per un totale di 5100 ore, ovvero più di 100 ore al mese.

Più di 8000 voti

I dibattiti hanno dato luogo a 8345 votazioni. I parlamentari hanno presentato 11'682 interventi. In quattro anni sono state depositate circa 1800 mozioni in Consiglio nazionale, contro le circa 400 del Consiglio degli Stati, ovvero quasi nove mozioni per ogni deputato. Ma solo il 17% è stato adottato.

Inoltre, sono state approvate un'iniziativa parlamentare su quattro e quasi la metà dei postulati. Questi ultimi sono meno vincolanti per il Consiglio federale, che vi risponde con un rapporto.

Peraltro 286 progetti sono stati trasmessi al Consiglio federale. I Cantoni hanno presentato 119 iniziative. Il Parlamento ha esaminato quindici iniziative popolari. Il popolo ha votato su 17 referendum e ha ribaltato la decisione del Parlamento in quattro occasioni, ossia sulla legge sul CO2, sugli aiuti ai media, sulla tassa di bollo e sull'imposta preventiva.

Ha inoltre respinto tre oggetti che il Parlamento aveva approvato durante la 50esima legislatura: la legge sulla caccia, le deduzioni fiscali per le spese di custodia dei bambini e l'identità elettronica (e-ID).

Le crisi al centro dei dibattiti

Il Covid-19, la guerra in Ucraina, l'energia e il Credit Suisse hanno caratterizzato la scorsa legislatura. Nella sessione estiva del 2020, pochi mesi dopo lo scoppio della pandemia, sono stati presentati quasi 500 interventi e iniziative parlamentari relativi al coronavirus. Nella sessione primaverile del 2022 ne sono state presentate solo 54.

In una medesima sessione sono stati invece presentati 173 interventi e iniziative parlamentari relativi alla guerra in Ucraina.

Tuttavia, gli interventi non legati alle crisi sono stati la maggioranza in tutta la legislatura, secondo quanto riportato dai servizi parlamentari nell'opuscolo "Il Parlamento svizzero in grafici".

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