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SVIZZERAAffossato il controprogetto all'iniziativa biodiversità

07.12.23 - 12:12
Lo ha deciso il Consiglio degli Stati
Deposit Photos
Fonte Ats
Affossato il controprogetto all'iniziativa biodiversità
Lo ha deciso il Consiglio degli Stati

BERNA - Alla Svizzera non serve un controprogetto all'iniziativa biodiversità. È quanto ritiene il Consiglio degli Stati che ha detto "no" - con 25 voti a 18 - anche a una versione semplificata del disegno di legge elaborato dal Consiglio federale, giudicandola inutile. Dato che la controproposta è stata bocciata per la seconda volta, è definitivamente affossata.

Gli svizzeri saranno chiamati a votare sull'iniziativa biodiversità. Oggi il Consiglio degli Stati ha infatti bocciato - con 25 voti a 18 - anche una versione semplificata del controprogetto elaborato dal Consiglio federale, giudicandola inutile. Dato che la controproposta è stata respinta per la seconda volta, è definitivamente affossata.

"Questo rifiuto è uno schiaffo alla biodiversità", ha criticato Mathilde Crevoisier Crelier (PS/JU), mentre Beat Rieder (Centro/VS), a nome della commissione, ha affermato che anche la versione "light" proposta dal Nazionale si spinge troppo in là e avrebbe conseguenze importanti soprattutto per l'agricoltura, il turismo e la produzione di energia.

Gli oppositori - UDC e gran parte del Centro - hanno paventato conseguenze come la perdita di terreni coltivabili e la messa a repentaglio della sicurezza alimentare del Paese. Il progetto porterebbe a limitazioni anche per quanto riguarda la produzione di energia e l'approvvigionamento del Paese, ha sottolineato Werner Salzmann (UDC/BE).

Secondo Rieder la Svizzera dispone già delle condizioni necessarie per definire un numero sufficiente di aree di particolare importanza per la biodiversità e oltretutto, ha aggiunto, il controprogetto sarebbe un mostro burocratico. Per Daniel Fässler (Centro/AI) non entrare in materia non è una decisione contro la biodiversità, dato che "possiamo risolvere i problemi nelle varie leggi che riguardano l'ambiente".

Oltretutto in primavera la Commissione dell'ambiente esaminerà un postulato di Heidi Z'graggen (Centro/UR) per migliorare la biodiversità, ha fatto notare. Durante il dibattito la stessa Z'graggen ha proposto di tornare sul tema con un'iniziativa parlamentare, mentre Damian Müller (PLR/LU) ha affermato che "il controprogetto non è maturo e non sappiamo esattamente cosa contenga".

A nulla sono serviti i campanelli di allarme suonati da Céline Vara (Verdi/NE), che ha ricordato come "la biodiversità sia la base della vita sulla Terra, della nostra esistenza". Non agire adesso ci costerà decine di miliardi, ha aggiunto la neocastellana, ricordando che "nessuna misura del piano d'azione biodiversità avviato 20 anni fa è stata raggiunta" e che i promotori sono pronti a ritirare l'iniziativa in caso di accettazione del controprogetto.

Tutti ammettono che c'è una crisi della biodiversità, ma quando si tratta di agire, sui progetti che ci vengono sottoposti, non si compie il passo, ha da parte sua rilevato Mathilde Crevoisier Crelier, facendo notare che quello discusso è un compromesso tipicamente svizzero e siamo di fronte al "minimo sindacale" per un controprogetto.

In controtendenza rispetto agli altri rappresentanti del suo partito, Jakob Stark (UDC/TG) era favorevole al controprogetto, e ha ricordato che sei dei sette punti critici sono stati riveduti. Anche il ministro dell'ambiente Albert Rösti lo ha difeso invano, ricordando che "obbligherà le città a proteggere la biodiversità ed esercita meno pressione sull'agricoltura".

Al contrario della Camera dei Cantoni, quella popolo si era espressa per due volte a favore del controprogetto, che non conteneva ormai più nuove richieste per l'agricoltura e si concentrava sulla biodiversità negli agglomerati urbani. Proponeva di proteggere il 17% del territorio svizzero, rispetto all'attuale 13,4%, collegando in rete le aree tutelate, per garantire habitat idonei alla fauna e alla flora.

Respinta anche l'iniziativa

Con 32 voti contro 12, gli Stati hanno raccomandato al popolo di respingere anche l'iniziativa iniziativa biodiversità, formalmente denominata "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio", che chiede più terreni e finanziamenti pubblici per la biodiversità. Solo lo schieramento rosso-verde ha sostenuto il testo. Per la maggioranza, le attuali basi legali lasciano spazio sufficiente per l'attuazione di misure adeguate.

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