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CAMERE FEDERALIOra, il Parlamento è pronto alla prossima crisi

09.03.23 - 09:32
Gli Stati hanno seguito il Nazionale approvando una revisione strategica in caso di pandemia o di disastro naturale
20min/Simon Glauser
Fonte ats
Ora, il Parlamento è pronto alla prossima crisi
Gli Stati hanno seguito il Nazionale approvando una revisione strategica in caso di pandemia o di disastro naturale

BERNA - In caso di crisi il parlamento dev'essere in grado di reagire rapidamente, anche riunendosi virtualmente. Il Consiglio degli Stati ha appianato oggi l'ultima divergenza in merito a un progetto in questo senso scaturito da due iniziative parlamentari. L'oggetto è pronto per le votazioni finali.

Nel marzo 2020, all'inizio della pandemia di Covid-19, le Camere sono state colte del tutto impreparate, tanto che l'ultima settimana della sessione primaverile era stata annullata per ragioni di forza maggiore. Une commissione del Nazionale ha perciò elaborato un progetto di riforma per consentire al parlamento di reagire rapidamente.

In futuro, i Consigli potranno essere convocati in sessione straordinaria in pochi giorni. Nella primavera del 2020 sono state necessarie ben sette settimane. La richiesta deve essere presentata da un quarto dei membri di una Camera o del Consiglio federale.

Le Camere o le commissioni potranno riunirsi online anche in caso di forza maggiore, ad esempio di pandemia o di disastro naturale. Questa possibilità sarà utilizzata solo se non sarà possibile riunirsi dal vivo. L'Assemblea federale non potrà però tenere elezioni online. La riunione potrà anche essere organizzata in un luogo diverso da Berna.

La revisione prevede anche che gli strumenti parlamentari della mozione e dell'iniziativa siano utilizzati più rapidamente in caso di crisi. Il Governo o il Parlamento potranno rinunciare alla procedura di consultazione.

Il Consiglio federale dovrà però consultare le commissioni parlamentari sui suoi progetti di ordinanza di necessità. Non sarà invece necessario un ulteriore controllo sulle norme emanate dal governo o dal parlamento in caso di emergenza.

Le Camere si sono per finire accordate anche sulla gestione dell'amministrazione parlamentare. Il Consiglio nazionale ha deciso di non sostituire l'attuale Delegazione amministrativa con una Commissione amministrativa.

La Delegazione amministrativa, composta da sei persone, gestisce le infrastrutture e il personale necessari al funzionamento dell'Assemblea federale. Il Consiglio nazionale voleva una vera e propria Commissione, composta da dieci rappresentanti eletti con esperienza, nominati per quattro anni. Gli Stati erano contrari.

Alla fine, le due Camere si sono accordate per non affossare l'intera revisione. La Delegazione amministrativa non disporrà nemmeno un organo di controllo interno, come proposto dai "senatori". Il parlamento si riserva il diritto di riesaminare la questione in una fase successiva

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