È il credo di Ronja Jansen, la 24enne di Basilea Campagna che aspira a succedere a Tamara Funiciello alla testa dei Gioventù socialista
BERNA - Il capitalismo va soppresso, banche come UBS e Credit Suisse nazionalizzate: lo sostiene Ronja Jansen, la 24enne di Basilea Campagna che aspira sabato ad essere eletta alla testa dei Gioventù socialista (GISO), per succedere a una delle donne politiche più conosciute della Svizzera, Tamara Funiciello.
«Non si può fermare la catastrofe climatica finché a decidere da sole sull'economia sono persone che beneficiano della distruzione dell'ambiente», afferma Jansen in un'intervista pubblicata oggi dal portale Watson. «Da questo punto di vista, l'abolizione del capitalismo è più urgente che mai».
«Voglio un sistema economico che sia orientato ai bisogni delle persone e non al profitto di pochi», insiste la copresidente della sezione GISO di Basilea Campagna. «Questa è una delle mie principali preoccupazioni, così come l'uguaglianza fra uomo e donna».
Secondo Jansen non è sufficiente usare meno plastica, non mangiare carne o rinunciare a volare. «Abbiamo bisogno di un cambiamento di sistema radicale». A suo avviso il ruolo della GISO - chiamato a smarcarsi da Verdi e Verdi liberali - è mostrare che «la catastrofe climatica è fortemente legata al sistema economico».
Quanto radicale sia il cambiamento auspicato dalla giovane politica è mostrato da altre sue recenti dichiarazioni relative all'impatto che l'attività di investimento della piazza finanziaria ha sui cambiamenti climatici. «Le grandi banche UBS e CS devono essere nazionalizzate in modo che la popolazione attiva possa finalmente avere voce in capitolo su quali investimenti vengono effettuati con il loro denaro», aveva detto al Blick.
A suo avviso perlomeno i piccoli e medi azionisti potrebbero essere risarciti, dalla Banca nazionale o dalla Confederazione. A questo proposito Jansen ha fatto riferimento al salvataggio di UBS nel 2008: «Allora la BNS pompò 60 miliardi di franchi al salvataggio in UBS, una nazionalizzazione di Credit Suisse e di UBS con compensazione degli azionisti sarebbe paragonabile».