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SVIZZERAUn piano Marshall per il clima

02.07.19 - 16:13
Per attuare il piano del PS la Confederazione dovrebbe impegnare quasi tre miliardi di franchi all'anno
Keystone - foto d'archivio
Un piano Marshall per il clima
Per attuare il piano del PS la Confederazione dovrebbe impegnare quasi tre miliardi di franchi all'anno

BERNA - Il Partito socialista svizzero vuole accelerare la svolta energetica con un «piano Marshall per il clima». Grazie a «impulsi agli investimenti» per quasi tre miliardi di franchi annui a carico del bilancio federale dovrebbero essere raddoppiati gli investimenti privati nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica.

Questo "piano Marshall" costituirebbe un programma di investimenti pionieristico basato sull'energia solare e sull'efficienza energetica per accelerare l'abbandono del petrolio, hanno affermato esponenti del PS in una conferenza stampa tenuta oggi alla fattoria biologica e centrale solare Schüpfenried a Uettlingen, presso Berna.

«A più riprese nel corso della sua storia, la Svizzera ha dato prova di coraggio e di spirito pionieristico per fare avanzare il paese», ha affermato il presidente del partito Christian Levrat, evocando la creazione delle Ferrovie federali svizzere e gli investimenti massicci realizzati nell'energia idroelettrica negli anni Sessanta dello scorso secolo.

«La Svizzera - ha aggiunto - può diventare neutra dal punto di vista climatico e indipendente dal petrolio». Con questo "piano Marshall" - richiamo al massiccio piano per la ricostruzione dell'Europa avviato dagli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale - il PS pensa si possa garantire il finanziamento dell'eliminazione progressiva del petrolio.

Per attuare il piano, la Confederazione dovrebbe impegnare quasi tre miliardi di franchi all'anno. Questi soldi - ritiene il PS - permetterebbero di mobilitare circa sei miliardi di franchi di investimenti privati nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica. Questo dispositivo consentirebbe a suo avviso di aumentare il volume degli investimenti privati e pubblici dai circa tre miliardi attuali a 12 miliardi anni.

Il PS auspica che la Confederazione finanzi l'incentivazione a investimenti nella costruzione di immobili e nell'industria, nell'elettrificazione di veicoli e nelle infrastrutture di trasporto, come pure nello sviluppo dell'energia solare e di quella idroelettrica.

Per facilitare la mobilitazione di fondi privati, una «Banca d'investimento per il clima» emetterebbe «obbligazioni climatiche» ("climate bonds"). Eventualmente, a PostFinance potrebbe essere assegnato un nuovo mandato di prestazioni per svolgere questo ruolo.

I quasi tre miliardi di investimenti verrebbero attinti dal bilancio ordinario della Confederazione, secondo i piani del PS. A suo avviso le eccedenze miliardarie annuali verrebbero così infine sfruttate in modo produttivo e si potrebbe rinunciare a regali inutili come la prospettata abolizione della tassa di bollo.

Uno studio commissionato dal PS dimostrerebbe che le misure oggi presentate sono socialmente sostenibili. Secondo il vicepresidente socialista Beat Jans non graverebbero sulla classe media. Anzi, quest'ultima a lungo termine ne trarrebbe vantaggio.

Secondo Jans «la riconversione verso fonti energetiche indigene porterebbe a una diminuzione dei costi energetici in Svizzera, molti meno soldi finirebbero all'estero e sarebbero create migliaia di posti di lavoro».

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