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SVIZZERAIl Consiglio degli Stati in breve

18.09.18 - 14:51
Domani la Camera alta discuterà della Legge sulle armi
Ti Press
Il Consiglio degli Stati in breve
Domani la Camera alta discuterà della Legge sulle armi

BERNA - Nella sua seduta odierna, il Consiglio degli Stati ha:

- ASILI NIDO: prorogato dal 2019 al 2023 il programma federale di sostegno alla creazione di posti di custodia extra famigliare per bambini. A tal proposito sono stati stanziati 124,5 milioni di franchi. La relativa legge federale è pronta per le votazioni finali;

- ASSICURAZIONI SOCIALI: approvato - con 38 voti favorevoli e due astensioni - la riforma della Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA). Scopo della modifica legislativa è ottimizzare i processi nella lotta agli abusi e migliorare il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale della Svizzera e dell'UE. Il dossier passa al Nazionale;

- SICUREZZA SOCIALE: approvato, con 35 voti contro 1, due nuove convenzioni di sicurezza sociale con la Serbia e il Montenegro. Tali accordi coordineranno in particolare la previdenza per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità tra la Svizzera e i due Stati dell'ex Jugoslavia e disciplineranno il pagamento delle rendite all'estero. Le intese entreranno in vigore una volta concluse le procedure di ratifica parlamentari in ciascuno Stato. Il dossier è pronto per le votazioni finali;

- BIOCIDI: tacitamente bocciato una mozione del consigliere nazionale Bruno Pezzatti (PLR/ZG) che chiedeva di omologare automaticamente in Svizzera i biocidi la cui commercializzazione è consentita nei Paesi dell'Unione europea. Per i "senatori" la proposta non porterebbe ad alcun vantaggio: l'integrazione della Confederazione nel sistema di valutazione e di omologazione dell'UE ha dato buoni risultati e la Svizzera è trattata in questo sistema esattamente allo stesso modo degli altri Stati. Inoltre, è stato sottolineato, neanche per gli Stati dell'Unione c'è un automatismo. Non ci sono quindi svantaggi concorrenziali per le imprese elvetiche, ha sottolineato Martin Schmid (PLR/GR) a nome della commissione;

- ALLEVAMENTI: tacitamente approvato una mozione della consigliera nazionale Martina Munz (PS/SH), sostenuta anche dal governo, che chiede di rendere più efficienti i controlli negli allevamenti. Le aziende agricole che non danno adito a contestazioni saranno controllate molto meno rispetto ad adesso. Lo scopo è ridurre la pressione sugli agricoltori che si occupano bene dei loro animali. L'atto parlamentare è ora stato trasmesso all'esecutivo per la sua attuazione;

- RITALIN: tacitamente bocciato una mozione della consigliera nazionale Verena Herzog (UDC/TG) che chiedeva di prendere misure per ridurre in modo significativo la prescrizione di Ritalin nella Svizzera tedesca e francese. L'autrice dell'atto parlamentare domandava anche un'analisi più precisa sui motivi per cui in Ticino questa sostanza sia prescritta cinque volte meno rispetto al resto del Paese. Quanto chiesto dalla mozione comporterebbe un'ingerenza nella sovranità cantonale nel settore della sanità, è stato fatto notare. L'atto parlamentare solleva inoltre questioni che riguardano la libertà terapeutica dei medici. Il ministro della sanità Alain Berset ha poi ricordato che la prassi in Svizzera è conforme alle raccomandazioni internazionali e alle regole riconosciute della scienza medica;

- FARMACI 1: tacitamente approvato una mozione del consigliere nazionale Manuel Tornare (PS/GE), sostenuta dal governo, che chiede di elaborare le disposizioni necessarie per avviare una fase di test per la vendita di antibiotici sfusi. L'atto parlamentare è ora stato trasmesso all'esecutivo per la sua attuazione;

- FARMACI 2: tacitamente approvato una mozione del "senatore" Hans Stöckli (PS/BE) che chiede al governo di preparare una base giuridica allo scopo di conferire ai pazienti il diritto di ricevere in formato cartaceo o elettronico un piano di trattamento farmacologico in caso di assunzione parallela di almeno tre medicamenti. Favorevole all'atto parlamentare, il consigliere federale Alain Berset ha riconosciuto la necessità di approfondire il tema anche in vista dell'introduzione della cartella informatizzata del paziente. Il Nazionale deve ancora esprimersi;

- SANITÀ: inviato in commissione, con incarico di studiarla, una mozione di Pirmin Bischof (PPD/SO) che chiede di aumentare i contributi a carico degli assicuratori malattia. Secondo il solettese la necessità di agire è data da due sentenze del Tribunale amministrativo federale. Secondo queste decisioni, i mezzi e gli apparecchi necessari per le cure e utilizzati dal personale che figurano nell'elenco dei mezzi e degli apparecchi (EMAp), come apparecchi per iniezione o medicazioni per ferite, non possono più essere fatturati separatamente alle casse malati, ma devono essere considerati parte dei costi di cura complessivi. La gestione dei costi è così stata trasferita dalle casse malati ai Cantoni, ai Comuni e agli operatori Spitex;

- LINGUE NAZIONALI: trasmesso alla propria commissione competente una mozione del "senatore" Beat Vonlanthen (PPD/FR) che chiede alla Confederazione di stanziare aiuti finanziari per quei Cantoni che intendono introdurre modelli d'insegnamento in due lingue nazionali;

- CRIMINALI STRANIERI: bocciato, con 23 voti contro 11 e una astensione, una mozione di Peter Föhn (UDC/SZ) che chiedeva al governo di adoperarsi affinché l'Ufficio federale di statistica (UST) pubblichi "dati chiari e verificabili sull'espulsione dei criminali stranieri". Il consigliere federale Alain Berset ha ricordato che lavori in merito sono già avviati in seguito all'approvazione da parte del Parlamento di una mozione analoga. Occorre comunque attendere due/tre anni prima di poter disporre di dati attendibili: le disposizioni sull'espulsione obbligatoria dal territorio svizzero sono infatti applicabili soltanto ai reati commessi dopo il primo ottobre 2016, ha da parte sua ricordato Andrea Caroni (PLR/AR).

Ordine del giorno di domani, mercoledì 18 settembre (08.15-12.30):

- Legge sulle armi, trasposizione sviluppo acquis di Schengen (divergenze);

- interventi parlamentari sulla situazione degli eritrei in Svizzera;

- interventi parlamentari di competenza del DFGP.

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