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SVIZZERAIntelligenza artificiale e "smart city" per la svolta

06.09.18 - 10:00
Il governo ha comunicato oggi gli obiettivi da raggiungere nell'ambito del nuovo piano "Svizzera digitale"
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Intelligenza artificiale e "smart city" per la svolta
Il governo ha comunicato oggi gli obiettivi da raggiungere nell'ambito del nuovo piano "Svizzera digitale"

BERNA - La Svizzera deve sfruttare meglio le opportunità offerte dalla digitalizzazione. È quanto constata il Consiglio federale che ha adottato una strategia in questo senso, valida per i prossimi due anni. Essa prevede l'istituzione di un gruppo di lavoro sull'intelligenza artificiale e iniziative che ruotano attorno al concetto di "smart city".

La versione aggiornata della strategia "Svizzera digitale" - che sostituisce quella del 2016 - le linee guida e i suoi punti centrali sono stati presentati oggi ai media a Berna dai rappresentanti di vari uffici federali. Numerosi sono infatti i settori interessati dal piano, la cui supervisione è affidata a un gruppo interdipartimentale, presieduto dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), assistito dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM).

«Abbiamo aumentato il numero di progetti e obiettivi: ora le misure previste sono 111», ha dichiarato Philipp Metzger, direttore dell'UFCOM e presidente del gruppo, precisando che «l'essere umano sarà sempre al centro» del processo di digitalizzazione. Questi ha poi illustrato i quattro nuovi temi centrali che rappresentano il cuore dei lavori.

In primis, vi sarà un team che si occuperà dell'intelligenza artificiale creato all'interno dell'Amministrazione federale e guidato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI), che consentirà lo scambio di vedute e conoscenze, così come il coordinamento delle posizioni della Confederazione all'interno degli organismi internazionali. Entro l'autunno 2019, esso sottoporrà all'esecutivo una panoramica delle misure esistenti, una valutazione degli ambiti d'intervento e raccomandazioni per un utilizzo consono di questa disciplina.

Geoinformazione nelle tasche di tutti - Dal canto suo, il DATEC preparerà entro la metà del prossimo anno un progetto per sostenere città, comuni e cantoni nello sviluppo di "smart city", "smart village" e "smart region". Un territorio digitalizzato è un prerequisito della Svizzera del futuro, «la geoinformazione fornisce l'infrastruttura di base, come una tavola del gioco Lego, sulla quale i fornitori di servizi possono costruire», ha detto a tal proposito il direttore di swisstopo Fridolin Wicki. Con i loro smartphone, i cittadini sono i primi portatori di questi dati, ha poi aggiunto.

In terza battuta, tenendo conto del fatto che la digitalizzazione aumenta la complessità dei compiti dell'amministrazione, il governo intende promuovere metodi di lavoro e forme di collaborazione innovativi e interdisciplinari. Pertanto, cancelleria e dipartimenti esamineranno quali tematiche concrete si presterebbero a procedure sperimentali - indipendenti da strutture esistenti e compiti quotidiani - e studieranno le opzioni di realizzazione. Quarto, il Consiglio federale mette in conto di intensificare prima della fine dell'anno il dialogo con i cantoni su questioni prioritarie legate alla digitalizzazione.

Semplificazione dei processi doganali - Tra le novità in cantiere contemplate nella strategia ed emerse durante la conferenza stampa odierna, vi è il programma "DaziT", già lanciato, i cui costi ammontano a circa 400 milioni di franchi, considerato l'elemento chiave per l'intera trasformazione dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD). Grazie a questo strumento, i privati possono registrare sempre, ovunque e in modo digitale i prodotti acquistati all'estero e che importano in Svizzera. I dazi e le tasse dovute vengono pagati online. «Così facendo potremo utilizzare i nostri uomini sul campo e non dietro una scrivania», ha affermato Christian Bock, direttore dell'AFD.

Ma i campi di applicazione di "Svizzera digitale" sono molteplici, ad esempio quello sanitario, tramite la cartella informatizzata del paziente (CIP), una raccolta di documenti riguardanti la salute. «La digitalizzazione non è molto sviluppata nel nostro settore, in quanto trattiamo dati sensibili che meritano protezione», si è giustificato Pascal Strupler, direttore dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), specificando però che «la Romandia è più avanti» sotto questo punto di vista.

Anche i contadini potranno beneficiare delle innovazioni, con sensori sul bestiame, ottenendo migliori dati meteo e lavorando al commercio diretto col cliente, un aspetto, quest'ultimo, «dove, l'ho visto con i miei occhi, abbiamo notevole ritardo per esempio con la Cina», ha detto Bernard Lehmann, numero uno dell'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG). Tra i diversi progetti legati alla strategia digitale vi è anche una banca dati unica degli indirizzi di domicilio (al momento non esiste un registro nazionale), mentre da parte sua il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) rafforzerà il proprio impegno contro spionaggio, criminalità e sabotaggi nel cyberspazio.

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COMMENTI
 

nordico 5 anni fa su tio
Lugano avrà un grande futuro quale Smart City, specialmente se sarà in grado di trasformare il PVP in un sistema di Smart Traffic degno di questo nome.
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