«Il fatto di essere sposati non deve comportare oneri fiscali supplementari o riduzioni della rendita AVS», secondo la Conferenza dei vescovi svizzeri
BERNA - La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) appoggia l'iniziativa PPD "Per il matrimonio e la famiglia - No agli svantaggi per le coppie sposate", sottoposta a voto popolare il 28 febbraio. «La Chiesa attribuisce una grande importanza alla famiglia, come mostra il recente sinodo tenutosi a Roma», scrive la CVS in un comunicato odierno.
«Il fatto di essere sposati non deve comportare oneri fiscali supplementari o riduzioni della rendita AVS», secondo i vescovi, che dicono: un altro dibattito s'è aggiunto a questo primo oggetto, cioè la definizione di matrimonio. Si tratta della definizione che «utilizziamo anche per il nostro matrimonio religioso, concepito come sacramento che riprende una realtà naturale: l'unione d'un uomo e d'una donna, che permetta di fondare una famiglia».
Commentando questa definizione a conclusione del sinodo, il 24 ottobre scorso, ricorda la CVS, papa Francesco ha rilevato che l'assemblea sinodale invitava ad apprezzarla «come base fondamentale della società e della vita umana».
«Ce ne facciamo volentieri l'eco tra tutte le voci che si esprimono in una società democratica, per mettere in rilievo il senso di questo particolare tipo d'unione cui diamo il nome di matrimonio», conclude il comunicato, firmato dal presidente della Conferenza episcopale Charles Morerod, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo.