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BERNAMarkwalder mantiene l'immunità

14.08.15 - 14:21
La consigliera nazionale ha fornito informazioni di politica estera ad una lobbista, che a sua volta le ha trasmesse ad un uomo vicino al potere kazako
Caso Markwalder, mantenuta immunità, nessuna procedura penale
Markwalder mantiene l'immunità
La consigliera nazionale ha fornito informazioni di politica estera ad una lobbista, che a sua volta le ha trasmesse ad un uomo vicino al potere kazako

BERNA - Non verrà aperto alcun procedimento penale nei confronti della consigliera nazionale Christa Markwalder (PLR/BE), rea di aver fornito informazioni della Commissione della politica estera ad una lobbista. Lo ha deciso oggi la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S) per 11 voti e 1 astenuto. La commissione dell'immunità (CdL-N) del Nazionale si era già espressa in tal senso all'inizio di luglio.

Diversamente dalla Camera del popolo, che per questi casi dispone di un'apposita commissione, per gli Stati è la CAG-S a doversene occupare. Il secondo diniego odierno pone fine alla vicenda, almeno dal punto di vista giuridico. Le decisioni delle commissioni sono definitive.

Anche nel caso del consigliere nazionale Walter Müller (PLR/SG), denunciato dalla Gioventù socialista (GS) per corruzione passiva, si è deciso (10 voti a 2) di non togliere l'immunità. Il sangallese aveva partecipato nel maggio 2014 ad un viaggio in Kazakistan organizzato dall'agenzia di pubbliche relazioni Burson-Marsteller, su incarico di un cliente kazako.

Stando al presidente della CAG-S, il "senatore" Stefan Engler (PPD/GR), l'entrata in materia non è praticamente stata contestata, giacché nei due casi sussiste un legame stretto ed evidente tra i fatti rimproverati ai due deputati e la loro funzione in qualità di rappresentanti del popolo.

Nel caso Markwalder, ha aggiunto, abbiamo giudicato sproporzionato togliere l'immunità vista la lieve entità di quanto accaduto; i documenti in questione erano già noti al pubblico. La stessa commissione di politica estera del Nazionale aveva rinunciato ad infliggere sanzioni proprio per questo.

Sempre a nome della CAG-S, Robert Cramer (Verdi/GE) ha aggiunto che il comportamento della consigliera nazionale non ha arrecato pregiudizio a nessuno. La decisione della commissione sarebbe stata in dubbio se le conseguenze fossero state altre.

Christa Markwalder ha dichiarato alla commissione di non aver voluto danneggiare chicchessia o procurare dei vantaggi a qualcuno, ma ha ammesso di aver agito senza la necessaria prudenza, ha dichiarato Engler ai media.

Nel caso Müller, ha proseguito il consigliera agli stati grigionese, quest'ultimo ci è sembrato credibile quando ha spiegato di aver compiuto il viaggio nel paese asiatico allo scopo di migliorare la conoscenza reciproca tra i due Paesi. Il consigliere nazionale è, tra l'altro, membro del gruppo parlamentare Svizzera-Kazakistan.

Non si è trattato di un soggiorno di piacere, ha sottolineato Cramer, bensì di una missione caratterizzata da giornate intense e numerose levatacce. Müller ha inoltre pagato l'integralità delle spese. Insomma, ha aggiunto il "senatore" ecologista" suscitando l'ilarità dei presenti, "ha pagato per lavorare, ciò che gli fa onore". Considerate le spiegazioni fornite da Müller, ha aggiunto Engler, anche in questo caso abbiamo giudicato sproporzionato privare dell'immunità il deputato.

Per quanto riguarda la richiesta indirizzata all'Ufficio del Nazionale formulata dalla Commissione dell'immunità di vagliare eventuali sanzioni nei confronti di Markwalder, Engler ha spiegato che tale domanda non è stata discussa. Si tratta di una questione interna al Nazionale, sulla quale non ci esprimiamo, ha tagliato corto.

Questa vicenda dei viaggi, ha aggiunto Cramer, ci ha tuttavia spinto quale commissione ad interrogarci se non sia il caso di precisare meglio la prassi tutt'ora in vigore. L'ufficio degli Stati sarà chiamato a riflettere sulla questione.

La vicenda

Markwalder è stata accusata da due privati di aver violato il segreto d'ufficio e di aver fornito informazioni politiche a uno Stato estero. Nel giugno del 2013 la deputata aveva depositato un'interpellanza nella quale poneva al Consiglio federale diverse domande sui rapporti tra Svizzera e Kazakistan.

Secondo quanto rivelato lo scorso 6 maggio dalla "NZZ", non sarebbe stata lei a redigere il testo dell'atto parlamentare, ma la lobbista Marie-Louise Baumann dell'agenzia di pubbliche relazioni Burson-Marsteller. Baumann agiva su incarico del partito kazako Ak Schol, che si dice di opposizione, ma in realtà è vicino al regime.

Walter Müller è invece stato denunciato dalla Gioventù socialista (GS) per corruzione passiva. Il sangallese aveva partecipato nel maggio 2014 ad un viaggio in Kazakistan organizzato dall'agenzia di pubbliche relazioni Burson-Marsteller, su incarico di un cliente kazako.

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