Restano esclusi i biotopi di importanza nazionale e le riserve di selvaggina e per gli uccelli migratori
BERNA - In futuro, dovrebbe essere possibile realizzare centrali idroelettriche e di pompaggio/turbinaggio a partire da una certa taglia o importanza in zone naturali protette, esclusi i biotopi di importanza nazionale - 2% del territorio nazionale - e le riserve di selvaggina e per gli uccelli migratori. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale per 155 voti a 32 (5 astenuti), esaminando la strategia energetica 2050 del Governo, mediate la quale s'intendono promuovere le energie rinnovabili per uscire dal nucleare.
Per la maggioranza del plenum, sostenuta dalla consigliera federale Doris Leuthard, la promozione delle energie pulite e il loro sviluppo richiedono che le installazioni per la realizzazione di dighe o parchi eolici vengano dichiarate di interesse nazionale e non solo locale.
Non si tratta di attribuire maggioranza importanza a questi impianti rispetto alla protezione della natura e del paesaggio, ha sottolineato la ministra dell'energia, ma di fare in modo che questi interessi talvolta divergenti si trovino "sullo stesso piano".
Oggi, ha precisato Doris Leuthard rivolta a Silva Semadeni (PS/GR) che proponeva lo stralcio di questa disposizione, la protezione della natura e del paesaggio prevalgono su altri interessi. Per la consigliera federale, insomma, "non si può avere il soldino e il panino, ossia volere la promozione delle rinnovabili senza fare alcun sacrificio".
Ats