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ISA DE LUCAm/f/d - il coraggio di dire No

06.10.23 - 00:03
Isa De Luca, Lista nr. 20 - candidata nr. 4 al Consiglio Nazionale
Isa De Luca
Fonte Isa De Luca
m/f/d - il coraggio di dire No
Isa De Luca, Lista nr. 20 - candidata nr. 4 al Consiglio Nazionale

Mi informo per una candidatura per un posto di lavoro qui da noi in Ticino e mi trovo la dicitura m/f/d. Avanzo una domanda online di tipo amministrativo a una compagnia assicurativa e mi viene chiesto il genere, anche qui le caselle sono tre. Inoltro richiesta per il passaporto di un altro Stato e pure qui trovo la casella aggiuntiva “diverso”. Ma cosa c’è di diverso dall’essere maschio o femmina? Esiste davvero un terzo sesso? E quale sarebbe? Posso solo immaginarmi che la nuova variante che si vuole ufficializzare sia la combinazione dei due... Ma c’è all’improvviso una casistica così ampia nella popolazione da doverla introdurre di default nei formulari amministrativi? O la si vuole piuttosto sdoganare quale nuova opzione, specie presso i giovani in fase di sviluppo, tanto per aumentare la loro confusione in merito all’identità di genere prima, e all’identità in senso lato poi, proprio in un momento tanto delicato di ricerca di sé in quanto essere umano dotato di coscienza? È davvero possibile che si possa credere, e far credere, che l’identità di genere non sia (più) legata agli organi riproduttivi che abbiamo tutti tra le gambe e che sia solo una convinzione celata nella propria mente?

La divulgazione di questo assunto, che penso faccia parte della finestra di Overton sulla teoria gender e che non è da confondersi con la questione LGBT+, la quale si riferisce agli orientamenti sessuali, mi sembra un vero e proprio complotto ai danni dell’umanità e, in primis, ai danni delle giovani generazioni alle quali si vuol far credere, così, di essere aperti e progressisti. Ah sì, proprio un gran bel progresso quello di non sapere più nemmeno a quale sesso si appartiene. La società fluida del sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman è già una triste realtà che ci sta portando inesorabilmente verso l’omologazione anche in fatto di genere, una fluidità tra maschio e femmina non ben definita, per l’appunto, e chissà cos’altro vorranno ancora inventarsi coloro che, per controllarci meglio, ci vogliono tramutati in una nuova specie, disumanizzata in tutti i suoi aspetti, acritica e ubbidiente. E noi cosa facciamo? Restiamo come sempre inermi a guardare, accettando tutto e dando il nostro implicito consenso?

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COMMENTI
 

sh 7 mesi fa su tio
Il complotto credo che sia tutto e solo nella sua testa. Dare la colpa a qualcuno per ciò che non si è in grado di capire, accettare o conoscere serve solo a tranquillizzare lei stessa.

Crigmcgee 7 mesi fa su tio
Che tristezza. Altra candidata da non votare!!

ste3990 7 mesi fa su tio
L'intersessualità esiste, in natura! Circa un essere umano su 2000 nasce con degli organi genitali non chiaramente attribuiti a "uomo" o "donna". Un terzo genere fa parte della nostra specie umana. Potrà sembrare poco "uno su 2000" per giustificare un intero terzo sesso, ma per quella persona è tutta un'esistenza!

il saggiatore 7 mesi fa su tio
Risposta a ste3990
Non metto certo in discussione il dato statistico. Mi domando però se chiunque, anche chi non appartiene a quella minoranza, debba avere il diritto di definirsi "diverso"

Mat78 7 mesi fa su tio
Risposta a ste3990
Pf non scambiamo le malformazioni con il terzo sesso...

ste3990 7 mesi fa su tio
Risposta a il saggiatore
Le persone intersessuali non si definiscono "diverse", ma neanche si possono definire "uomo" o "donna". Questo "diverso" è semplicemente un utilizzo decisamente discutibile da parte delle risorse umane. Ciononostante, la biologia umana ci sottopone a più che solo "uomo" e "donna", e dobbiamo riconoscerlo.

Panoramix il Druido 7 mesi fa su tio
Verrà sicuramente eletta...🤣🤣🤣

gufo 7 mesi fa su tio
vivi e lascia vivere
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