I redditi sui contratti di trivellazione sono aumentati di 90 milioni di dollari, grazie a un migliore impiego della "flotta" di piattaforme, in particolare quelle situate in acque ultraprofonde, precisa la nota. Il tasso di utilizzo è stato del 78%, contro il 75% di gennaio-marzo 2013: i giorni in cui le piattaforme erano fuori servizio sono diminuiti.
Nel periodo in rassegna, le spese operative e di manutenzione sono state d'altro canto ridotte di 192 milioni di dollari, a 1,2 miliardi, grazie alle misure introdotte per comprimere i costi. Per contro le spese d'investimento sono aumentate di 183 milioni, a 1,1 miliardi di dollari: il gruppo ha lanciato un programma di costruzione di nuove piattaforme.