Dopo l'attribuzione di 3 miliardi alle riserve monetarie l'utile distribuibile ammonta a -12,1 miliardi.
Lo scorso anno la BNS è stata confrontata con un deprezzamento dell'oro: il valore delle riserve auree dell'istituto - pari a 1040 tonnellate - è così sceso di 15,2 miliardi, dopo che il corso del metallo giallo è crollato del 30% a 34'195 franchi per chilogrammo.
Stando agli analisti, l'oro nell'anno in rassegna non ha svolto il suo ruolo di valore rifugio, visto che gli investitori hanno privilegiato il mercato azionario. La crisi ucraina ha comunque riportato questa settimana i prezzi dell'oro ai livelli più alti degli ultimi quattro mesi.
È stato anche confermato che le posizioni in valute estere della BNS hanno generato un utile di 3,1 miliardi, mentre la vendita del fondo di stabilizzazione StabFund ha generato profitti per 3,4 miliardi.
Niente dividendi per i cantoni, che si vedono privati di entrate per 667 milioni di franchi, e nemmeno per la Confederazione, che dovrà rinunciare a 333 milioni.