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SVIZZERAAi datori di lavoro piacciono sempre più stranieri e frontalieri

24.09.12 - 09:39
Aumenta ancora il numero di posti di lavoro, ma il numero di lavoratori svizzeri è rimasto invariato, mentre quello degli stranieri è aumentato. Particolarmente alto il balzo dei frontalieri: +5,6%
Foto d'archivio (Tipress)
Ai datori di lavoro piacciono sempre più stranieri e frontalieri
Aumenta ancora il numero di posti di lavoro, ma il numero di lavoratori svizzeri è rimasto invariato, mentre quello degli stranieri è aumentato. Particolarmente alto il balzo dei frontalieri: +5,6%

NEUCHÂTEL – Secondo le rilevazioni dell’Ufficio federale di statistica (UST), tra il secondo trimestre 2011 e il secondo trimestre 2012, in Svizzera il numero di occupati è aumentato dello 0,9% mentre è diminuito leggermente (-0,2%) nell’Unione europea (UE). Nello stesso periodo, il tasso di disoccupati secondo la definizione dell’Ufficio internazionale del lavoro (ILO) è aumentato leggermente in Svizzera, passando dal 3,6 al 3,7%, mentre nell’UE è progredito dal 9,4 al 10,2%.
Occupati

Nel secondo trimestre 2012 in Svizzera gli occupati erano 4,759 milioni, ovvero lo 0,9% in più rispetto allo stesso trimestre del 2011. Nell’arco di 12 mesi, il numero di uomini occupati è salito dell'1,0%, quello delle donne occupate invece dello 0,7%.Su base annua, nell’Unione europea (UE27) e nella zona euro (ZE17) il numero di occupati è risultato in calo (rispettivamente -0,2% e -0,6%).
 
Lavoratori svizzeri e stranieri
Tra il secondo trimestre 2011 e il secondo trimestre 2012, il numero di lavoratori di nazionalità svizzera è rimasto invariato (+0,0%, totale 3,402 milioni), mentre il numero di lavoratori di nazionalità straniera è aumentato (+3,1%, totale 1,358 milioni). La crescita del numero di lavoratori stranieri è stata osservata per le categorie principali di permesso (permesso di domicilio C: +1,6%; permesso di dimora B o permesso per dimoranti temporanei L in Svizzera da 12 mesi o più: +3,8%; frontalieri con permesso G: +5,6%). Invece, i titolari di un permesso L in Svizzera da meno di 12 mesi registrano un calo dell’ 1,9%.
 
Disoccupati ai sensi dell'ILO
Nel secondo trimestre 2012, in Svizzera 170'000 persone risultavano disoccupate secondo la definizione dell’Ufficio internazionale del lavoro (ILO), ovvero 8000 persone in più rispetto a un anno prima. Questi disoccupati rappresentano il 3,7% della popolazione attiva, rispetto al 3,6% nel secondo trimestre 2011. Sia nell’Unione europea che nella zona euro, invece, il tasso di disoccupati ai sensi dell’ILO ha segnato una crescita (UE27: da 9,4 a 10,2%; ZE17: da 9,8 a 11,0%).
 
Disoccupati ai sensi dell’ILO in base a varie caratteristiche
Tra il secondo trimestre 2011 e il secondo trimestre 2012, il tasso di disoccupati ai sensi dell'ILO è risultato in lieve calo tra gli uomini (dal 3,5 al 3,4%) mentre è progredito tra le donne (dal 3,7 al 4,2%). Nello stesso periodo, la disoccupazione è rimasta pressoché stabile tra gli Svizzeri (tasso passato dal 2,6 al 2,7%) mentre è aumentata tra gli stranieri residenti permanenti (tasso passato dal 6,6 al 7,0%) In aumento anche il tasso di disoccupazione per le persone provenienti dall'UE27/AELS (dal 4,7 al 5,1%) e per i cittadini di uno Stato terzo (dal 10,6 al 10,9%).
 
Nella classe di età dai 15 ai 24 anni, il tasso di disoccupati ai sensi dell'ILO ha segnato un lieve incremento tra il secondo trimestre 2011 e il secondo trimestre 2012, (dal 5,9 al 6,1%). In aumento anche la disoccupazione per la classe di età tra i 25 e i 49 anni (tasso passato dal 3,4 al 3,8%) mentre è in lieve calo tra i 50-64enni (tasso passato dal 3,1 al 2,9%).
 
Durata della disoccupazione ai sensi dell’ILO
Tra il secondo trimestre 2011 e il secondo trimestre 2012, la percentuale di disoccupati di lunga durata ai sensi dell’ILO è diminuita dal 43,4 al 38,5% (per un totale di 66'000 disoccupati da almeno un anno sui 170’000 disoccupati del secondo trimestre 2012). La durata mediana della disoccupazione effettiva è calata, passando da 266 a 216 giorni.
 
Lavoro a tempo parziale e sottoccupazione
Nel secondo trimestre 2012, i lavoratori a tempo parziale erano 1,504 milioni (+41'000 rispetto al secondo trimestre 2011), di cui 284'000 erano sottoccupati, ovvero persone che avrebbero voluto lavorare di più e sarebbero state disponibili entro breve termine a farlo. Nel secondo trimestre 2012, il tasso di sottoccupazione era del 6,2%, in aumento rispetto allo stesso trimestre del 2011 (5,9%).

 

 

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