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SVIZZERATest dei portapacchi per il tetto: le cinghie devono essere migliorate

19.11.09 - 14:52
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Test dei portapacchi per il tetto: le cinghie devono essere migliorate

EMMEN - In vista della stagione invernale 2009/2010, il Touring Club Svizzero (TCS) ha eseguito test su sette portapacchi per il tetto delle automobili. Si trattava di verificare la sicurezza di questi accessori attraverso prove stradali e di collisione, come pure di valutarne la concezione e la maneggevolezza. Tenuto conto della sua fragilità in caso di collisione, il modello Mont Blanc ha ricevuto soltanto il voto “raccomandato con riserva”.

Le prove su strada – manovre per evitare un ostacolo e di brusca frenata a 100 km/h – hanno messo in luce alcune carenze nei prodotti oggetto del test. Globalmente, i sistemi di aggancio sul tetto hanno ben resistito alle prove di frenata. Tuttavia, nelle manovre per schivare un ostacolo certi portapacchi si sono spostati. L’ancoraggio rapido del sistema Altea Carver II 400 non è in grado di mantenere questo portapacchi al suo posto. Lo stesso dicasi per il  modello pieghevole Thule Ranger 500 che è leggermente scivolato su un lato. I sistemi di chiusura rapida possono comunque garantire una sicurezza sufficiente in tutte le situazioni, come ha dimostrato il test sul portapacchi Thule Pacific 600, meno caro del suo omologo e che offre praticamente la stessa stabilità dei fissaggi a vite abituali.

City-Crash - Il cosiddetto City-Crash, una prova di collisione a 30 km/h, è stato impiegato per testare sia la sistemazione degli oggetti nel portapacchi sul tetto, che il fissaggio di quest’’ultimo sul portacarichi di base. Il Thule Ranger 500 ha conseguito il miglior risultato delle prove. Le sue fissazioni rapide lo mantengono sul tetto e lo lasciano scivolare soltanto di poco. Il carico resta al suo posto e, dopo questa dura prova, tutti gli agganci sono intatti. Delusione invece per quanto riguarda il modello Vista 380 di Mont Blanc: questo portapacchi scivola sul portacarichi di base e il suo peso strappa le cinghie dal loro punto di ancoraggio. Alla fine del test di collisione, il carico riesce a perforare la parte anteriore del portapacchi e fuoriesce. Anche gli altri portapacchi esaminati non sono in grado di trattenere correttamente il carico, tanto che devono accontentarsi di voti appena soddisfacenti.

Difetto comune a quasi tutti i prodotti oggetto del test: le cinghie di ancoraggio sono troppo deboli per assicurare il carico e non possono sempre essere fissate correttamente. L’unica eccezione è costituita dal modello Whale 200 di Neumann, dotato di cinghie di qualità eccellente. Soltanto Atera possiede anelli metallici rivestiti con solidi materiali. Sul modello Mont Blanc, nel corso del crash-test lo spigolo sporgente degli elementi di fissaggio ha addirittura sezionato la cinghia.

La qualità ha il suo prezzo - I principi su cui si basa la realizzazione di questi modelli ha dimostrato ancora una volta che la qualità ha il suo prezzo. I prodotti cari sono in generale rifiniti meglio e concepiti in modo più intelligente. I modelli Delphin 340 K di Kamei, Carver II 440 d'Atera e Thule Pacific 600 hanno sopportato benissimo il test d’’impermeabilità, mentre Mont Blanc Vista 380, Neumann Whale 200 e Ranger 500 de Thule hanno lasciato penetrare l’acqua. Il portapacchi pieghevole di Thule ha resistito alle prove con l’acqua. Tuttavia, quella accumulatasi nei soffietti è comunque riuscita alla fine a penetrare all’interno. Mont Blanc e Neumann hanno dato ottimi risultati nella protezione antifurto. Le loro chiusure e catenacci metallici rendono particolarmente difficile l’azione dei ladri. Non si può dire la stessa cosa per i lucchetti di Thule Ranger che non scoraggiano certamente eventuali furfanti.

 

 

 

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