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SVIZZERAIl regalo miliardario alla Svizzera

20.06.12 - 19:23
Come la Svizzera riesce a risparmiare sul sistema sanitario
Keystone (archivio)
Il regalo miliardario alla Svizzera
Come la Svizzera riesce a risparmiare sul sistema sanitario

ZURIGO - In Svizzera ogni anno si laureano in medicina 700 persone. Troppo poche. Il nostro paese ha bisogno di più laureati se vorrà mantenere l'attuale numero di medici, che in Svizzera si aggira attorno alle 30mila unità.

Il problema si acuisce se si pensa che più della metà degli studenti in medicina è donna. Infatti, molte di loro, preferiscono il tempo parziale una volta in camice bianco.

Il problema del "numerus clausus" - La problematica è chiara. Ci vogliono più medici svizzeri. Il fatto è che l'interesse nei confronti del mondo della medicina non manca. Lo si nota chiaramente dal fatto che di anno in anno aumenta il numero di studenti interessato ad intraprendere gli studi in medicina. Per tre quarti di loro, però, l'accesso alla facoltà è negato. Sono vittime del cosiddetto Numerus clausus. Il Consiglio federale è consapevole della situazione e più volte ha richiamato i cantoni, affinché aumentino il numero disponibile di posti. I cantoni, però, sempre alla caccia del risparmio ovunque, non ci stanno, cercando così di evitare ulteriori costi.

Aumentano sempre più i medici stranieri in Svizzera - Tuttavia, come scrive il Tages-Anzeiger, a colmare il vuoto ci pensano i medici stranieri. Attratti dalle condizioni economiche favorevoli, sono sempre di più quelli che arrivano dall'estero. Una persona su quattro attiva nel campo della medicina è in possesso di una laurea ottenuta all'estero. Negli ospedali la quota addirittura raggiunge un terzo. Neppure dieci anni fa, nel 2003, la quota di stranieri si fermava a un sesto. Questi dati statistici sono stati pubblicati dall'associazione svizzera dei Medici FMH. Tra i medici stranieri a fare la parte del leone sono i tedeschi: sono il 57%. Negli ospedali la percentuale sale al 61%.

Affiora tra i tedeschi il risentimento nei confronti di chi se ne va - Tutto bene? Forse per la Svizzera, meno per la Germania. Tra il popolo tedesco comincia ad affiorare un po' di risentimento nei confronti del personale medico che decide di andare a lavorare all'estero. Anche perché è con le tasse di tutto il popolo che vengono finanziate le università. Atenei che a loro volta formano le nuove generazioni di medici tedeschi. In molti, però, se ne vanno, costringendo le aziende ospedaliere tedesche a reclutare personale medico nell'est europeo.

Il parere del segretario del sindacato dei medici tedeschi - "L'emigrazione può rivelarsi pericolosa per il sistema sanitario in Germania" ha dichiarato al quotidiano zurighese Armin Ehl, segretario del sindacato dei medici tedesco. In un articolo pubblicato sull'ultima edizione della rivista edita dall'Unione dei primari e degli assistenti medici, Armin Ehl aggiunge: "E' compito di ogni stato assicurare alla propria popolazione il migliore dei sistemi sanitari. Se i principali attori del sistema sanitario abbandonano il Paese, difficilmente si potrà continuare ad accettare questa situazione". Tuttavia Ehl non propone di dichiarare guerra alla Svizzera. E resta tuttavia favorevole alla libera circolazione delle persone. Il problema, secondo lui, deve essere risolto in Germania, rendendo più attrattive le condizioni di lavoro nel suo paese.

Il costo sociale per il popolo tedesco - Tuttavia il segretario sindacale dei medici tedeschi mette in evidenza i danni alla economia e al popolo tedesco provocati dai medici che lasciano il loro paese. Da uno studio dell'Ufficio di Statistica tedesco dal titolo "Giù in Svizzera? Medici con la voglia di emigrare" si evincono le cifre riguardanti i costi che sopporta lo Stato tedesco a causa dell'emigrazione dei suoi dottori. La formazione di un medico in Germania costa in media 278mila euro. Se si moltiplica questo importo per 3.300, ossia il numero dei medici tedeschi che negli scorsi cinque anni è emigrato in Svizzera, arriviamo ad una cifra di 917 milioni di Euro. 917 milioni di euro, che praticamente la Svizzera non ha speso per avere medici già formati e preparati. Una cifra che ha speso la Germania. E questi sono i dati del 2008 ed è facile pensare che questo importo sia aumentato. Si può quindi concludere che i contribuenti tedeschi hanno dovuto pagare un miliardo di euro in tasse per nulla, in quanto andati a finire in Svizzera.

La Svizzera risparmia - All'interpellanza del consigliere degli Stati PLR Felix Gutzwiller riguardante il numero di medici stranieri negli ospedali svizzeri , il Consiglio federale rispose nel 2009, che se tutti i medici dovessero essere formati in svizzera, alla Confederazione il costo sarebbe di 1 miliardo di franchi, che diventerebbero 1,9 se si considerassero anche i costi riguardanti i periodi di tirocinio e quelli della ricerca.

Chi ci rimette sono i paesi europei deboli - Cifre che, nel frattempo, è lecito pensare, sono diventate ancora più alte, importanti. Infatti negli ultimi due anni sono arrivati in Svizzera altri 1.250 medici provenienti dalla Germania. Questo, nonostante Berlino abbia aumentato i salari destinati al personale sanitario. E come si diceva prima, i tedeschi, per ovviare alla fuga dei suoi medici, se li vanno a prendere in Grecia, Austria, Polonia e Russia. E alla fine chi paga? Alla fine pagano i paesi più deboli. Indirettamente, infatti sono Grecia e Polonia che pagano lo scotto della politica svizzera, che mantiene il numerus clausus, nonostante la penuria di medici nostrani.

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