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SVIZZERAPer il Consiglio federale i salari in euro non vanno vietati

16.09.11 - 16:03
Bocciate le due mozioni dei consiglieri nazionali Corrado Pardini (PS/BE) e Meinrado Robbiani (PPD/TI).
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Per il Consiglio federale i salari in euro non vanno vietati
Bocciate le due mozioni dei consiglieri nazionali Corrado Pardini (PS/BE) e Meinrado Robbiani (PPD/TI).

BERNA - Il Consiglio federale giudica sproporzionato vietare il versamento di salari svizzeri in valuta estera. Il governo ha comunque fatto sapere che non intende opporsi a questa prassi, diversamente da quanto chiesto da due mozioni.

Pur considerando seriamente l'impatto economico del franco forte, il Consiglio federale giudica sproporzionato vietare il versamento di salari svizzeri in valuta estera, specie in euro. Tale divieto non offrirebbe ai lavoratori una protezione efficace contro le conseguenze economiche del vigore del franco.

In certi casi, come per i lavoratori distaccati all'estero, il versamento dei salari in altre valute potrebbe addirittura essere auspicabile, precisa il governo per giustificare la bocciatura delle due mozioni dei consiglieri nazionali Corrado Pardini (PS/BE) e Meinrado Robbiani (PPD/TI).

Anche il sindacato Unia aveva chiesto di vietare alle imprese svizzere di versare i salari in valuta estera. Ha recentemente trasmesso al governo una petizione in questo senso con 1800 firme.

Le due mozioni chiedono di modificare il Codice delle obbligazioni in modo da vietare che i salari svizzeri siano versati in valuta estera o sottoposti a un'indicizzazione valutaria. In alternativa, il divieto andrebbe inserito nell'elenco delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone e applicato in caso di abusi.

Nella risposta ai due consiglieri nazionale, il Consiglio federale rammenta che il versamento del salario in valuta estera non esenta le imprese dall'obbligo di rispettare i salari minimi convenuti nei contratti collettivi di lavoro (CCL).
 

ATS

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