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SVIZZERA/GERMANIA«Jihadisti svizzeri» dietro i "baby" terroristi tedeschi

13.04.24 - 14:07
Possibili collegamenti con i "baby terroristi" tedeschi. Frankfurter Allgemeine Zeitung: «Pianificavano un attentato in Svizzera».
Ralph Peters/20min
Fonte FAZ / Ats / 20min
«Jihadisti svizzeri» dietro i "baby" terroristi tedeschi
Possibili collegamenti con i "baby terroristi" tedeschi. Frankfurter Allgemeine Zeitung: «Pianificavano un attentato in Svizzera».

SCIAFFUSA - Il caso dei baby terroristi radicalizzati aveva lasciato «senza parole» il ministro degli Interni della Renania Settentrionale-Vestfalia Herbert Reul. Tre minorenni erano infatti stati arrestati nella Germania occidentale perché «fortemente sospettati di pianificare un attacco terroristico di matrice islamica». Come aveva dichiarato venerdì 12 aprile la procura di Düsseldorf in un comunicato.

Si trattava di due ragazze di 15 e 16 anni e un ragazzo di 15 anni della Renania Settentrionale-Vestfalia (nord-ovest) che, stando alla nota, avevano poi «ammesso di essere pronti a commettere» un attentato. Successivamente era stato identificato un quarto adolescente sospettato.

Ora allo stupore si aggiunge lo sconcerto. Perchè viene pubblicato dalla stampa in Germania che i fermati erano in contatto con jihadisti svizzeri e secondo il rapporto, ripreso dalla stampa tedesca, gli estremisti avrebbero anche pensato a un attacco in Svizzera.

Si aggiunge che gli "jihadisti federali”, come vengono chiamati, avrebbero dovuto prendere parte all’attacco pianificato nel Nord Reno-Westfalia. Ma avrebbero avuto delle riserve, si continua a dire. Inoltre: avrebbero pianificato un attentato in Svizzera. Il tutto comunicando tra loro via chat, Telegram e successivamente sull'app Messenger Session.

Secondo i media tedeschi, in particolare la Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei partecipanti alla chat avrebbe affermato di essere in contatto con un uomo in Svizzera. E che quest'ultimo avrebbe potuto prendere parte all'aggressione in Germania oltre che, insieme a un secondo complice, pianificarne uno proprio in Svizzera.

I giornalisti tedeschi aggiungono che il giorno successivo ai fermi in Germania, i due sospettati sono stati arrestati in Svizzera.

Gli arresti a Sciaffusa - E nel primo pomeriggio di oggi la conferma: due giovani del cantone di Sciaffusa sono stati arrestati con l'accusa di sostegno all'organizzazione terroristica Stato islamico (IS). Su di loro sta indagando la Procura per possibili attentati esplosivi programmati.

Le persone arrestate sono uno svizzero di 15 anni e un italiano di 16 anni, come ha reso noto sabato il Ministero pubblico di Sciaffusa. Scopo delle indagini è chiarire le esatte intenzioni dei due imputati.

Si tratta in particolare del sospetto di coinvolgimento o sostegno all'organizzazione terroristica vietata IS nonché di azioni criminali preparatorie all'omicidio intenzionale. Secondo la procura - come anticipato - si stanno esaminando anche i collegamenti con le detenzioni in Germania.

I due giovani sono stati arrestati durante il fine settimana di Pasqua. I fermi sono avvenuti nel canton Sciaffusa, ha dichiarato il procuratore Peter Sticher all'agenzia di stampa Keystone-ATS. Gli inquirenti sciaffusani hanno operato a stretto contatto con il servizio informazioni e con il Ministero pubblico della Confederazione (MPC).

Un 18enne arrestato in Turgovia - Un 18enne svizzero a sua volta sospettato di sostegno all'Isis è inoltre stato arrestato nel canton Turgovia, ha detto a Keystone-ATS il Ministero pubblico della Confederazione, confermando un'informazione del Blick.

Il 18enne, pure sospettato di atti preparatori di un omicidio intenzionale, si trova in detenzione preventiva. Secondo quanto accertato dalle autorità inquirenti, i due minorenni del Canton Sciaffusa erano in contatto con il 18enne in Turgovia, precisa l'MPC.

Casi simili nella Svizzera romanda - All'inizio di marzo si è verificata un'operazione analoga nella Svizzera Romanda. Nei cantoni di Vaud e Ginevra la polizia ha arrestato tre giovani per sospetti legami con ambienti estremisti e radicalizzati.

Le forze dell'ordine non hanno voluto specificare di quale tipo di estremismo si trattasse. L'Ufficio federale di polizia (fedpol) si era limitato a dire che aveva una soffiata dall'estero, come ha dichiarato una portavoce a Keystone-ATS.

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