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SVIZZERANel processo al finanziere Homm il Tribunale penale federale «non commise errori»

21.03.24 - 15:49
Il processo di Bellinzona, tenuto in assenza del miliardario tedesco, era valido
tipress (archivio)
Fonte ATS
Nel processo al finanziere Homm il Tribunale penale federale «non commise errori»
Il processo di Bellinzona, tenuto in assenza del miliardario tedesco, era valido

LOSANNA - Nuovo colpo di scena nella vicenda giudiziaria a carico del miliardario e finanziere tedesco Florian Homm. Il processo celebrato davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona in sua assenza era valido. Secondo il Tribunale federale (TF), non c'era alcuna ragione per annullare la sentenza emessa nella primavera del 2021 a causa di una citazione irregolare.

A metà dello scorso settembre, la Corte d'appello del TPF aveva annullato la condanna di Homm e di altri tre imputati pronunciata dalla Corte penale del TPF quale prima istanza. Per la Corte d'appello, la convocazione al processo nel gennaio 2021 era stata irregolare. L'istanza inferiore, aveva stabilito, ha violato le disposizioni sulla procedura contumaciale fissando la data di inizio dell'udienza a lunedì 26 gennaio o, in caso di mancata comparizione degli imputati, al giorno successivo.

In una sentenza del 26 febbraio scorso pubblicata oggi, il TF smonta le argomentazioni della Corte d'appello del TPF sull'irregolarità di questa doppia convocazione. Il ricorso presentato dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) è accolto e i giudici di Bellinzona sono invitati a riprendere la procedura d'appello ordinaria contro la sentenza del 23 aprile 2021.

Regole applicate male - Per la seconda Corte di diritto penale del TF, l'istanza inferiore non ha applicato correttamente le norme sulla procedura contumaciale. La Corte penale del TPF ha constatato sin dall'apertura dell'udienza del 26 gennaio 2021 che Homm e l'altro imputato principale erano assenti.

I giudici hanno quindi esaminato le ragioni addotte: il tedesco ha sostenuto che era difficile viaggiare fuori dalla Germania e l'altro accusato che si stava sottoponendo a chemioterapia in casa sua a Cipro. Hanno concluso che queste spiegazioni non erano convincenti. Il procedimento in assenza degli imputati poteva quindi iniziare, senza che venissero violati i loro diritti, sostiene il TF.

Homm, riconosciuto colpevole di amministrazione infedele aggravata e ripetuta falsità in documenti, era stato condannato dalla Corte penale del TPF a 36 mesi di reclusione, di cui 18 mesi sospesi. Il secondo imputato, direttore di una fiduciaria di Küsnacht (ZH), è stato condannato a 42 mesi di reclusione da scontare per riciclaggio di denaro aggravato, falsità in documenti e bancarotta fraudolenta. Gli altri due imputati sono stati condannati a pene detentive e pecuniarie sospese.

Homm era accusato di aver creato un sistema per aumentare in modo artificiale e ingannevole il valore dei penny stocks statunitensi, titoli a basso valore scambiati su un mercato non regolamentato. Sostanzialmente, la procura rimproverava agli altri imputati il fatto di aver celato l'origine illecita dei fondi di Homm.

Come Jordan Belfort (interpretato dall'attore Leonardo di Caprio) nel film The Wolf of Wall Street (il lupo di Wall Street, la pellicola è uscita in area italofona col titolo in inglese), il finanziere tedesco ha utilizzato una società di gestione di fondi da lui stesso creata. I penny stocks venivano venduti in modo incrociato tra i diversi fondi gestiti dalla società, con l'obiettivo di aumentare il loro valore, i volumi di scambio e potenziare il valore dei fondi.

In Svizzera Homm avrebbe conseguito guadagni illeciti per 170 milioni di franchi. L'hedge fund gestito dal finanziere tedesco ha raggiunto un volume massimo di tre miliardi di dollari (circa 2,7 miliardi di franchi al cambio attuale), ma si è poi sgonfiato in occasione della crisi finanziaria del 2007. Homm avrebbe frodato gli investitori negli Stati Uniti per l'equivalente di 200 milioni di franchi.

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