Cerca e trova immobili

BERNACaso Gunvor, i risarcimenti non andranno a progetti di sviluppo

17.01.24 - 14:08
La società ginevrina era stata condannata a pagare 90 milioni di franchi per un caso di corruzione in Africa
Deposit Photos
Fonte Ats
Caso Gunvor, i risarcimenti non andranno a progetti di sviluppo
La società ginevrina era stata condannata a pagare 90 milioni di franchi per un caso di corruzione in Africa

BERNA - I 90 milioni di franchi in risarcimenti che la società Gunvor di Ginevra, specializzata nel commercio di petrolio, deve pagare per un caso di corruzione in Africa, molto probabilmente non verranno utilizzati per progetti di sviluppo, diritti umani e lotta alla corruzione nella Repubblica del Congo e in Costa d’Avorio.

La Commissione della politica estera degli Stati non ha infatti voluto dare seguito (7 voti a 4) a una petizione in tal senso depositata nel dicembre 2022 dall'organizzazione non governativa Public Eye.

Fondata nel 2000, Gunvor ha gli uffici principali a Ginevra e impiega oltre 1'500 dipendenti nel mondo. Figura tra le primissime società al mondo nella negoziazione di petrolio.

Nel 2019, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva condannato la multinazionale al pagamento di una multa di 4 milioni nonché 90 milioni in risarcimenti corrispondenti alla totalità dei profitti ottenuti per una vicenda di corruzione relativa a mercati africani.

Stando al MPC, a causa di gravi lacune nella sua organizzazione interna, il trader petrolifero non aveva impedito, tra il 2008 e il 2011, la corruzione di pubblici ufficiali della Repubblica del Congo e della Costa d'Avorio.

All'epoca, il commerciante ginevrino di materie prime non disponeva né di un codice di condotta capace di lanciare un chiaro segnale e di guidare i dipendenti nelle loro attività, né di un cosiddetto programma di compliance. Inoltre, non era dotato di alcun audit interno e non aveva alcun dipendente incaricato di individuare, analizzare o limitare il rischio di corruzione.

Inoltre, il commerciante petrolifero non aveva cercato di gestire il rischio di corruzione legato al ricorso di agenti, ai quali ha fatto capo per ottenere forniture di petrolio e ai quali - tra il 2009 e il 2012 - ha versato commissioni per diverse decine di milioni di dollari.

Questa vicenda non si è conclusa solo con la condanna di Gunvor. L'11 aprile scorso, Il Tribunale penale federale ha infatti condannato un cittadino francese per riciclaggio di denaro qualificato e falsità in documenti a una pena detentiva di 22 mesi sospesi e 150 aliquote giornaliere da 180 franchi.

L'uomo era stato coinvolto nel 2011 da un ex dipendente di Gunvor. Il francese avrebbe dovuto trasferire tangenti dall'azienda a un funzionario congolese attraverso la sua società, rispettivamente il suo conto a Hong Kong. Come commissione avrebbe ricevuto il 2% delle somme in gioco.

La prima tranche di 4,38 milioni di dollari gli avrebbe fruttato 88'000 dollari di commissione. Soldi che non ha mai visto, a causa dell'inchiesta penale del MPC. L'ex dipendente di Gunvor era stato condannato nell'agosto 2018 a una pena detentiva sospesa di 18 mesi per corruzione di pubblici ufficiali stranieri.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE