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VALLESEDuplice omicidio a Sion, oggi una veglia in ricordo della 34enne

16.12.23 - 19:30
Centinaia di persone hanno partecipato a una marcia silenziosa
20min/Seline Bietenhard
Duplice omicidio a Sion, oggi una veglia in ricordo della 34enne
Centinaia di persone hanno partecipato a una marcia silenziosa

SION - Centinaia di persone hanno sfilato questa mattina a Sion, palloncini bianchi alla mano, per dare un ultimo saluto alla 34enne che, alcuni giorni fa, è stata uccisa da un 36enne vallesano, arrestato con l'accusa di assassinio e omicidio intenzionale. Il presunto autore, che avrebbe agito lunedì mattina, è anche sospettato di aver ucciso un uomo di 41anni e di aver ferito con un'arma da fuoco una 49enne.

Organizzata dalla famiglia della vittima, la marcia silenziosa si è tenuta poco prima delle 11. Centinaia di persone si sono radunate davanti alle scuole del quartiere Blancherie di Sion e hanno poi camminato fino alla casa della 34enne. Alcuni partecipanti hanno portato anche alcune rose bianche, delle candele e dei cartelloni in cui chiedono giustizia per la giovane. La veglia si è poi conclusa con la liberazione in cielo di tutti i palloncini.

Intervistate, alcune persone non si aspettavano una partecipazione tanto forte: «Ci siamo ritrovati per un motivo molto triste. Ma è stato bello poterla salutare e ricordare così».

Ciò che è successo ...

Un uomo di 36 anni, Robin Sébastien, è stato arrestato a Sion, in Svizzera, dopo aver sparato e ucciso due persone e ferito una terza con un fucile semi-automatico Browning calibro 12/70. L'incidente è avvenuto in due luoghi diversi della città. La prima vittima, una donna di 34 anni, è stata colpita in un parcheggio vicino ai binari della ferrovia. La seconda e la terza vittima, un uomo di 41 anni e una donna di 49 anni si trovavano invece in un altro punto della cittadina.

Il presunto autore, descritto come un individuo problematico con difficoltà relazionali, avrebbe precedentemente lavorato per la seconda vittima e assillato la prima per avere una relazione. Avrebbe pubblicato post minacciosi sul suo profilo Facebook nelle settimane precedenti al duplice omicidio e avrebbe avuto problemi legali in passato, tra cui denunce per coercizione e minacce. Nonostante il suo storico giudiziario, nel 2017 l'uomo aveva ottenuto il porto di due armi.

Il 36enne ha inviato in seguito ai fatti un video al quotidiano Le Nouvelliste, in cui afferma di aver pianificato l'azione per due anni e mezzo e di essere «una vittima del sistema giudiziario». Le autorità stanno ancora indagando sul movente.
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