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ZURIGOTop manager pedinato: un esperto di sicurezza si toglie la vita

01.10.19 - 15:26
L'intermediario agiva fra Credit Suisse e l'azienda di sicurezza Investigo
keystone (archivio)
Top manager pedinato: un esperto di sicurezza si toglie la vita
L'intermediario agiva fra Credit Suisse e l'azienda di sicurezza Investigo

ZURIGO - Assume anche i contorni della tragedia personale la vicenda del top manager pedinato da Credit Suisse: un intermediario che agiva fra la banca e l'azienda di sicurezza Investigo si è tolto la vita.

La notizia, diffusa in un primo tempo dal portale online Inside Paradeplatz, è stata confermata alla Reuters da Thomas Fingerhuth, avvocato della società Investigo. L'uomo, un esperto di sicurezza, aveva avviato per conto della banca la sorveglianza di Iqbal Khan, che sino a fine giugno era responsabile della gestione patrimoniale di Credit Suisse e che proprio da oggi ricopre la stessa funzione presso UBS, in qualità di co-responsabile a fianco dell'americano Tom Naratil.

Sul decesso sta indagando anche il ministero pubblico zurighese. «Come usuale in questi casi la procura e la polizia stanno verificando le circostanze», ha detto un portavoce alla Reuters. «Secondo le informazioni attuali, non vi sono indicazioni che la morte possa essere dovuta a terzi».

Il presidente del consiglio di amministrazione di Credit Suisse Urs Rohner ha espresso le condoglianze ai parenti. «È con grande tristezza e sgomento che abbiamo appreso della tragica morte di un esperto di sicurezza esterna che lavorava per Credit Suisse», ha affermato nella conferenza stampa odierna in cui ha annunciato la partenza di due dirigenti e la conferma del Ceo Tidjane Thiam. «Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici», ha aggiunto Rohner, che non ha voluto commentare ulteriormente la vicenda.

Secondo Inside Paradeplatz, portale solitamente molto ben informato su quanto avviene nel mondo finanziario zurighese, l'esperto di sicurezza si è ucciso sparandosi un colpo martedì scorso, esattamente una settimana dopo che il pedinamento era stato scoperto da Khan. Stando a un fonte citata a Inside Paradeplatz l'uomo - che viveva con la partner - si sentiva minacciato nella sua esistenza: titolare di una piccola azienda, temeva di finire stritolato per colpa del caso e si sarebbe sentito in colpa per il fatto che la sorveglianza di Khan era diventata di dominio pubblico.

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COMMENTI
 

Spirito1 4 anni fa su tio
...metodi da mafia Nigeriana

vulpus 4 anni fa su tio
Ma anche i due che pomposamente sono stati licenziati sa un pò di favola. in queste storie c'è sempre qualcuno che si ,o deve assumersi la responsabilità: ma un'azione del genere avviene all'oscure del CEO di CS? Ci credo poco: i due saranno stati licenziati, con un bel malloppo sotto braccio, da godersela fino a dopo la pensione. E l?UBS, non ci stà facendo una bella figura con una operazione del genere: caimani!

MIM 4 anni fa su tio
L'hanno suicidato

Corri 4 anni fa su tio
Una persona che si sente minacciata, adesso si spara? C’è qualcosa che non torna...! Non ci credo.

mats70 4 anni fa su tio
D'accordo con Skorpio. Società malata.

skorpio 4 anni fa su tio
Blog fuori luogo ed inutile, pf togliere grazie
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