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VAUDTruffò per due milioni un'anziana, pena confermata per un politico PLR

28.03.19 - 14:40
Si aprono le porte del carcere per l'ex municipale di Zugo Ivo Romer: il Tribunale federale ha infatti respinto il suo ricorso ratificando la condanna a 4 anni e 7 mesi
Keystone (archivio)
Truffò per due milioni un'anziana, pena confermata per un politico PLR
Si aprono le porte del carcere per l'ex municipale di Zugo Ivo Romer: il Tribunale federale ha infatti respinto il suo ricorso ratificando la condanna a 4 anni e 7 mesi

LOSANNA - Si aprono le porte del carcere per l'ex municipale PLR di Zugo Ivo Romer: il 55enne che - stando alla giustizia - si è arricchito di milioni di franchi alle spalle di un'anziana dovrà scontare una pena detentiva di 4 anni e 7 mesi di carcere.

In una sentenza resa nota oggi il Tribunale federale (TF) ha respinto il ricorso dell'imputato, confermando il giudizio pronunciato dalla corte cantonale, che nell'aprile 2018 aveva condannato l'ex responsabile del dicastero finanze di Zugo per appropriazione indebita, amministrazione infedele e falsità in documenti, tutti reati commessi in modo ripetuto e aggravato. Era inoltre stata inflitta una pena pecuniaria sospesa di 900 franchi (30 aliquote a 30 franchi). I giudici avevano inasprito la condanna di primo grado, risalente al febbraio 2016.

L'ex politico - si è dimesso dalla carica di municipale alla fine del 2012 - aveva commesso i reati in qualità di amministratore e unico responsabile di una fondazione creata da un'anziana signora, deceduta nel 2011 all'età di 96 anni. Romer ha amministrato i beni della donna a partire dal 2006, quando la fondazione aveva in dotazione quasi 7 milioni di franchi. Al momento del decesso, sul conto della signora erano rimasti soltanto 16'000 franchi, mentre l'intero patrimonio della fondazione era svanito nel nulla.

La procura cantonale accusava l'imputato di essersi impossessato di 3,8 milioni di franchi. Il Tribunale cantonale aveva invece accertato l'appropriazione indebita per complessivi 2,0 milioni, somma che l'uomo era stato condannato a rimborsare agli eredi.

L'ex municipale si è sempre dichiarato innocente e si era battuto per l'assoluzione. La difesa aveva sostenuto che tutte le transazioni e tutti i versamenti erano stati eseguiti su espressa richiesta dell'anziana signora, giudicata pienamente capace di intendere e di volere al momento dell'affidamento dell'incarico.

Per l'accusa invece Romer aveva agito spinto dalla pura avidità; aveva utilizzato i soldi sottratti alla pensionata per finanziare il suo elevato standard di vita e per progetti in cui fungeva da mecenate. La vicenda era diventata di dominio pubblico nel novembre 2012, quando il settimanale Weltwoche aveva riferito dell'inchiesta.

Il Tribunale federale ha respinto il ricorso di Romer in tutti i punti, confermando sia l'entità della pena che le qualifiche dei reati. La corte ha pure rigettato la domanda all'assistenza giudiziaria gratuita, perché il ricorso appariva fin da subito senza possibilità di successo.

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