Nel Canton Grigioni sono stati numerosi i computer infettati da un programma che fa apparire un blocca schermo che li rende inutilizzabili
COIRA - Numerose segnalazioni relative a programmi nocivi che cifrano i computer sono pervenute alle autorità grigionesi nelle scorse settimane. Un problema questo già noto anche in Ticino.
I cosiddetti ransomware - spiega la polizia retica in una nota - cifrano sia i dati contenuti sul computer che quelli salvati su dispositivi di rete collegati ad essi rendendoli inutilizzabili. «Sul PC infettato appare un blocca schermo o un file non cifrato che intima alla potenziale vittima di pagare una data somma di denaro in Bitcoin». I soldi serviranno alla vittima per ottenere la chiave per decifrare i dati e renderli di nuovo utilizzabili. L’attacco - precisa ancora la polizia - ha interessato sia ditte che privati.
Ma cosa fare per cautelarsi? Ecco alcuni consigli:
- È consigliabile eseguire regolarmente un backup (copia di sicurezza) dei dati e salvarli su un supporto esterno.
- I sistemi operativi e tutte le applicazioni devono essere mantenute aggiornate allo stato più recente.
- Diffidare da e-mail sospetto con mittente sconosciuto. Non aprire nessun allegato, in particolare .js, .jar, .bat, .exe, .cpl, .scr, .com, .pif, .vbs, .ps1, e non cliccare su nessun link.
- Utilizzare sempre un programma antivirus nuovi, in grado di riconoscere questi programmi.Installare un firewall personale e aggiornarlo costantemente.
E se il programma ha già intaccato il vostro PC?
- Staccare immediatamente il computer dalla rete e installare nuovamente il sistema cambiando contemporaneamente le password.
- Non pagare nessun riscatto per poter decifrare i dati. Il pagamento non fa che rafforzare le strutture criminali e permette ai delinquenti di ricattare altre vittime. Va ricordato che non esiste nessuna garanzia che a pagamento effettuato si riceva la chiave per decifrare.
- Informare il Servizio nazionale di coordinazione per la lotta contro la criminalità su Internet SCOCI.