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ZURIGODiplomatici turchi volevano rapire un manager svizzero

15.03.18 - 22:09
La vittima designata è un uomo con doppio passaporto, attivo nel movimento Hizmet del predicatore indicato da Erdogan quale responsabile del tentato golpe
Keystone
Diplomatici turchi volevano rapire un manager svizzero
La vittima designata è un uomo con doppio passaporto, attivo nel movimento Hizmet del predicatore indicato da Erdogan quale responsabile del tentato golpe

ZURIGO - Alla fine dell’estate 2016 alcuni membri dell’ambasciata turca a Berna aveva preparato minuziosamente il rapimento di un cittadino con doppia nazionalità svizzera e turca. Il piano - come riferisce il Tages-Anzeiger - consisteva nello stordire l'uomo con le cosiddette gocce knock out (che addormentano, mettono fuori combattimento).

La vittima designata è un uomo di famiglia, sposato, che vive nel canton Zurigo da molto tempo. Ha una buona reputazione come uomo d’affari sia in Svizzera sia in Turchia. Tuttavia, essendo attivo nel movimento Hizmet del predicatore e politologo turco Fetullah Gulen - accusato da Erdogan di essere la mente del tentato golpe del 2016 -, è tenuto d’occhio dai sostenitori di Erdogan.

Incontri segreti - Il rapimento era stato preparato durante diversi incontri segreti nell’Oberland zurighese. Tre agenti turchi e un connazionale che vive in Svizzera da anni si incontravano in un cimitero, oppure davanti a un garage. Probabilmente i tre lavorano per i servizi segreti turchi Milli Istikbarat Teskilati (Mit).

Al quarto uomo sarebbero stati promessi soldi e una vita spensierata in Turchia, se avesse messo nel cibo o nel drink dell’”amico” le gocce.

Gli incontri - a cui era presente anche Haci Mehmet Gani, al secondo posto nella lista delle personalità più importanti turche stilata dal DFAE - sono stati ripresi dal Servizio delle attività informative della Confederazione.

Indagine in corso - Su richiesta, il Ministero pubblico della Confederazione ha confermato che è in corso un’indagine che coinvolge un caso di intelligence politica, così come il tentativo di rapimento su suolo svizzero da parte di uno stato estero.

L’ambasciata turca a Berna, invece, non ha per il momento rilasciato dichiarazioni.

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