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FRIBURGOTribunale costretto a rivedere la pena di un assassino

22.11.16 - 14:13
Il caso di un uomo accecato dalla gelosia che ha pugnalato e sgozzato la moglie nell'aprile 2010 a Friburgo
Tribunale costretto a rivedere la pena di un assassino
Il caso di un uomo accecato dalla gelosia che ha pugnalato e sgozzato la moglie nell'aprile 2010 a Friburgo

FRIBURGO - Il Tribunale federale (TF) ha annullato la condanna a 20 anni di prigione inflitta a un 49enne tunisino che aveva pugnalato e sgozzato la moglie nell'aprile del 2010 a Friburgo. I giudici losannesi hanno accolto un ricorso del Ministero pubblico del canton Friburgo, che aveva richiesto una pena detentiva a vita per l'assassino.

Possessivo, paranoico e narcisista, l'uomo aveva minacciato a più riprese la moglie che l'avrebbe uccisa o si sarebbe suicidato se lei lo avesse lasciato. Dopo una separazione, seguita da un tentativo di riconciliazione, le liti tra i due erano riprese.

Nell'aprile del 2010, dopo una spaventosa scena di gelosia, il 49enne aveva legato e imbavagliato la donna, le aveva inflitto quindici coltellate e altre violenze, prima di sgozzarla. Si era in seguito recato in un posto di polizia di Friburgo e aveva confessato agli agenti di aver ucciso la moglie, il cui corpo era stato trovato nell'appartamento dalla coppia in città.

In prima istanza, il Tribunale della Sarine (FR) aveva seguito la requisitoria del procuratore e aveva condannato l'allora 43enne a una pena detentiva a vita, principalmente per stupro e assassino. Dopo il ricorso della difesa, la Corte d'appello del Tribunale cantonale aveva deciso di infliggergli una pena di 20 anni di prigione.

Secondo la Corte friburghese, una leggera diminuzione di responsabilità dell'assassino giustificava una riduzione della sanzione.

In una sentenza resa pubblica oggi, il TF chiede alla giustizia friburghese di rivedere la pena. A suo avviso, la diminuzione di responsabilità non porta sistematicamente a un attenuamento della condanna.

Parallelamente i giudici losannesi hanno accolto parzialmente un ricorso del tunisino: contrariamente alla Corte d'appello friburghese il TF ritiene che le testimonianze raccolte presso i famigliari della vittima non consentano di stabilire con assoluta certezza che l'assassino debba essere riconosciuto colpevole anche di stupro.

La giustizia friburghese dovrà quindi riesaminare la pena inflitta al 49enne, tenendo conto delle considerazioni del Tribunale federale. Quest'ultimo sottolinea in particolare che una pena detentiva a vita non è da escludere "vista la gravità particolare della colpevolezza".

ats 

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